ilNapolista

Sarri è stanco da agosto: se Fiorentina e Napoli chiamassero, troverebbero un portone aperto

Il Messaggero. Si sono raffreddate sia la pista araba sia quella che porta a Milano. Lotito: «Non sto pensando a Tudor o a Palladino»

Sarri è stanco da agosto: se Fiorentina e Napoli chiamassero, troverebbero un portone aperto
Latina 13/08/2023 - amichevole / Latina-Lazio / foto Image Sport nella foto: Maurizio Sarri

Sarri è stanco da agosto: se Fiorentina e Napoli chiamassero, troverebbero un portone aperto. Lo scrive il quotidiano romano Il Messaggero che cita anche il Napoli come club che potrebbe restituire energia al tecnico toscano. L’altra è la Fiorentina.

Mau condivide l’annunciata rivoluzione dell’organico, ma sarà ancora lui a guidarla dopo giugno? Una parte di questa Lazio era già a fine ciclo, per età, tenuta fisica e motivazioni, Sarri lo aveva compreso più di chiunque altro ed è rimasto scottato dallo scorso mercato estivo. Ora va capito se il tecnico e Lotito vogliono ripartire insieme da zero o presentare le carte (dimissioni o buonuscita) per il divorzio, dopo tanti, troppi turbamenti e delusioni reciproche nell’ultima parte del percorso. Il presidente non vuole sentirne parlare adesso: «Io non ho chiamato nessuno né sto pensando a Tudor o Palladino. I bilanci si fanno all’ultimo», ripete quando gli vengono sbandierati giovani candidati sul piatto.

Questo lo scopriremo, ma anche Mau sembra poco convinto di restare, stanco da tempo, almeno da agosto. Si è raffreddata la corte araba e la pista che porta a Milano, ma se Napoli e Fiorentina lo chiamassero, state certi che troverebbero un portone spalancato.

La Lazio è scoppiata, ci sono tifosi che chiedono la testa di Sarri.

Lo scrive il quotidiano romano Il Messaggero.

È scoppiata l’anima, oltre il fisico e il ritmo. Tanti sembrano aver mollato, a meno che non si tratti della vetrina Bayern Monaco. Il pericolo adesso è che i principali responsabili di questo crollo (i giocatori, soprattutto la “vecchia guardia” del secondo posto) possano approfittare ancora delle titubanze matrimoniali e delle accuse fra Sarri e Lotito per scrollarsi le proprie colpe di dosso. Fino a gennaio c’era l’alibi della campagna acquisti ritardata e mancante per fare il salto, oltre le promesse di rinnovo non rispettate (a proposito, la scorsa settimana contatto con Juliana, sorella-manager di Felipe Anderson) per giustificare certi blackout e spingere la contestazione verso l’alto.

Adesso c’è chi può aggrapparsi alle voci di quei tifosi, che chiedono la testa del tecnico, reo di cambi inopportuni (legati agli acciacchi), dichiarazioni fuori luogo (eppure i nuovi acquisti c, d, x e y sembrano gli unici non demotivati, tranne l’origami Kamada) e di uno spartito ossessivo e ripetitivo. Chissà se Mau è davvero venuto incontro troppo tardi alle esigenze di una squadra ormai portata allo sfinimento e diventata un ibrido. Un mix di impotenza, rabbia e rassegnazione porta tutti già adesso a pensare a un altro anno zero.

Attesa una rivoluzione a giugno, ma con chi, con quali prospettive economiche senza Sarri e la Champions? Queste incognite spaventano più di un eventuale fallimento.

ilnapolista © riproduzione riservata