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«Rocco Siffredi non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna», parla la giornalista che lo ha denunciato

Al Corsera: «ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. L’ho accontentato togliendo dall’intervista le frasi su Borghi, non è bastato»

«Rocco Siffredi non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna», parla la giornalista che lo ha denunciato
Cannes (Francia) 12/05/2016 - Festival del Cinema di Cannes / foto Panoramic/Insidefoto/Image nella foto: Rocco Siffredi-Rosa Tassi

«Rocco Siffredi non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna», al Corriere della Sera parla la giornalista che lo ha denunciato.

«Rocco Siffredi non si rende conto della gravità di quello che dice. Addirittura chiede che venga reso pubblico il mio nome, come se volesse mettermi all’indice. Ma sa di aver sbagliato e sa di rischiare, per questo prova a rovesciare la cosa su di me».

Scrive il Corriere della Sera:

Chi parla è la giornalista che due giorni fa ha denunciato il 59enne divo del porno per quelle che, con il suo avvocato Laura Sgrò, identifica come molestie sessuali: un approccio esplicito durante le fasi di un’intervista e delle offese personali e insinuazioni sulla vita sessuale della cronista dopo la lite nata sul contenuto della stessa intervista. «Ho la colite per il nervosismo che mi è venuto a leggere certe sue risposte… e i giorni precedenti non erano stati facili».

Uno dei passaggi che emerge dalle chat è una frase in cui lui le confessa di essersi sentito attratto da lei dopo averla «stretta». Di che circostanza parliamo?

«Ci siamo fatti una foto assieme a fine intervista come capita spesso con personaggi famosi e l’ho anche postata sui miei social. Poi ci siamo salutati con due baci sulle guance e questo è tutto».

Siffredi le ha inviato una sua foto presa dai social, commentando: «Sei bona, femminilità top».

«E questo mostra quali fossero le sue intenzioni fin da subito. L’intervista non era stata autorizzata, ha chiesto lui di farla ugualmente, di persona, venendo a Roma in hotel. Quando ha capito che non c’era trippa per gatti, è scappato».

Perché l’intervista l’ha fatto infuriare?

«Voleva che levassi alcune sue frasi su Alessandro Borghi (l’attore che lo interpreta nella serie tv a lui dedicata, ndr), l’ho accontentato ma non gli andava bene ugualmente nonostante, rileggendo tutto, non ci fosse niente di impreciso. Da lì è trasceso con insulti e valutazioni pesantissime sul mio conto che mi hanno messo ansia e agitazione anche per il tono usato».

Perché non sono bastate le scuse?

«Mi dava ragione, ma poi per ore ha insistito a chiamarmi e a mandare messaggi. Una persecuzione. Non accetta il rifiuto e mi svilisce come donna, dicendo che devo fare più sesso “per tornare normale”. Ci sto ancora male».

Siffredi dice che lei è in cerca di pubblicità.

«E allora sì che vi avrei autorizzato a pubblicare il mio nome (come parte lesa la legge ne impone il rispetto della privacy, salvo il suo assenso, ndr). Invece da questa storia ho tutto da perdere e spero di poterla presto dimenticare».

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