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Manfredi: «Stadio Maradona? Aspettiamo la lettera di De Laurentiis»

Il sindaco di Napoli: «Ma è importante che il progetto sia sostenibile, realizzabile, e compatibile con gli obiettivi degli Europei del 2032»

Manfredi: «Stadio Maradona? Aspettiamo la lettera di De Laurentiis»
Aurelio De Laurentiis con il sindaco Manfredi all’Assemblea pubblica “Coesione Sud” organizzata dall’Unione Industriali di Napoli. Jessica Lettieri /Kontrolab

«Siamo aperti a qualsiasi soluzione», dice il sindaco Manfredi sullo stadio Maradona, durante l’assegnazione del riconoscimento Città Giovani 2024.

Manfredi: «L’importante è che il progetto sia sostenibile»

«Se togliamo la pista di atletica dal Maradona poi dobbiamo trovare un altro posto dove realizzarla per sostenere le attività dell’atletica, ma è importante che il progetto sia sostenibile, realizzabile, e compatibile con gli obiettivi degli Europei del 2032. Siamo in attesa della lettera di De Laurentiis. So che il Napoli ci sta lavorando, appena arriverà valuteremo con il ministro dello Sport sulle necessità e opportunità finanziarie di sostegno. C’è la massima disponibilità a realizzare uno stadio all’altezza della città».

Abodi: «Lo stadio Maradona può diventare un elemento di eccellenza di Napoli, dev’essere futuribile»

Abodi, ministro per lo sport, è intervenuto durante la premazione della Città dei Giovani 2024, a Napoli e ha parlato degli stadi che faranno parte di Euro2032.

«Nel 2026 si decideranno gli altri stadi fermo restando che RomaMilano e Torino sono un punto fermo, ne mancano due. È una competizione nella competizione, non si gioca solo per vincere il campionato ma si deve operare tutti insieme nel rispetto dei ruoli perché si possa arrivare all’indicazione di questi due stadi, ma io punto alla crescita del sistema e non soltanto all’organizzazione degli Europei nel 2032 che sono una data molto lontana».

«Stiamo vedendo tutte le opzioni possibili perché quello che vogliamo mettere sul tavolo nel giro di pochissime settimane è il ventaglio di opportunità e poi ognuno sceglierà quella più confacente da un lato alle amministrazioni proprietarie del bene e dall’altro al principale utilizzatore che normalmente è un club calcistico».

«Mi auguro che non ci sia bisogno di un commissario sugli stadi italiani, io l’ho proposto come ipotesi raccogliendo consensi e disegni, a me interessa soltanto che i progetti vadano avanti ben oltre gli Europei che saranno ospitati da 5 stadi e noi abbiamo un problema in qualche decina di impianti».

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