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La signora Acerbi ha giustamente brindato alla sentenza. Ha evitato un Nero d’Avola

Nell’Italia delle tre scimmiette, che tanto aiuta la mafia, era scontata la sentenza della procura della Figc sul caso Acerbi

La signora Acerbi ha giustamente brindato alla sentenza. Ha evitato un Nero d’Avola

Caro Max, nell’Italia delle tre scimmiette, che tanto aiuta la mafia, era scontata la sentenza della procura della Figc sul caso Acerbi. Giuridicamente ineccepibile la motivazione del giudice Mastrandrea, ineccepibile il tuo commento. Nessuno ha prodotto prove concrete sulle frasi ingiuriose del difensore dell’Inter nei confronti di Juan Jesus. Assolto Acerbi.

Nessuno ha sentito quelle frasi eccetto Juan Jesus che prima le ha riferite all’arbitro La Penna di Inter-Napoli e poi le ha ampiamente esternate scrivendone sul suo sito web, confermandole duramente dopo che Acerbi ha replicato di non avere mai dato del negro a Juan Jesus, ma di avergli solo urlato ti faccio nero.

Lungi da me la tentazione di definire con una battutaccia – sentenza acerba – il responso del giudice Mastrandrea, manca però un corollario alla vicenda.

Accusando Acerbi della frase razzista dalla quale il calciatore interista è stato assolto, Juan Jesus andrebbe squalificato per diffamazione.

Non solo, ma lo slogan “no racism”, pubblicizzato dalla Fifa dal 2020, dovrebbe essere da oggi in poi “no Juan Jesus”.

La signora Acerbi ha giustamente brindato alla sentenza. L’ha fatto con un post sul suo profilo web alzando un calice di vino bianco. La signora ha evitato ovviamente un Nero d’Avola.

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