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Il Napoli cerca rigoristi per Barcellona, i migliori sono Politano e Zielinski (che non ci sarà) – Corsport

Il polacco e l’esterno ne hanno segnati due su due, Osimhen due su quattro. Il Napoli in totale sei su nove.

Il Napoli cerca rigoristi per Barcellona, i migliori sono Politano e Zielinski (che non ci sarà) – Corsport
Mg Napoli 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Bologna-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Victor Osimhen rigore sbagliato

Il Napoli cerca rigoristi per Barcellona, il migliore è Zielinski ma non ci sarà. Lo scrive il Corriere dello Sport.

Il Napoli e i rigoristi: un vecchio problema che l’errore di Osimhen contro la Juventus, e l’ormai prossimo ritorno degli ottavi di Champions con il Barcellona in programma martedì, hanno reso nuovamente attuale.

Osi, in questa stagione, ha una per niente invidiabile media di due rigori sbagliati su quattro. Il cinquanta percento: a segno contro Sassuolo e Fiorentina; errori con il Bologna e per finire con la Juve. In un solo concetto: non è infallibile, no.

Due su due invece, i calci di rigore segnati da Zielinski: contro il Real e l’Udinese. Ma Zielo non è in lista Champions e dunque, eventualmente, al Montjuic non potrebbe aiutare la squadra nel caso in cui la sfida con il Barça dovesse protrarsi fino ai rigori.

Buona anche la resa di Politano, l’altro uomo della rosa maggiormente coinvolto dal dischetto: perfetto in campionato, a segno a Lecce e contro la Salernitana. Raspadori ci ha provato da ex nell’incrocio amarcord con il Sassuolo, all’andata, ma evidentemente Consigli ricordava bene i suoi trucchetti. Totale: il Napoli, in questa stagione, ha usufruito di nove rigore e ne ha realizzati sei.

Lo schema del Napoli sul rigore di Osimhen (Il Napolista)

A noi piace chiamarlo schema. Perché sicuramente è stata una mossa studiata. Che conferma quanto l’intelligenza sia imprescindibile in ogni ambito della vita. Perché sì il Napoli contro la Juventus è stato bravo, ha avuto anche culo (che è come l’intelligenza: imprescindibile), ma ha anche studiato a fondo un dettaglio che è risultato decisivo.

Forse l’idea sarà venuta a un calciatore, a noi piace immaginare che sia stata di Raspadori un giocatore pensante che non sbaglia un congiuntivo, che non perde mai le staffe, che è educato e rispettoso al punto che qualcuno comincia a considerare questo suo aspetto come un limite.

Lo schema sul rigore dettato da esigenze darwiniane

Raspadori o meno, qualcuno nel Napoli in allenamento deve aver detto: “oggi parliamo dei rigori”. Forse l’idea è nata anche darwinianamente, nel senso che il Napoli ne sbaglia talmente tanti di rigori che ci si è posti il problema della respinta. Problema oggi non di secondaria importanza visto che col Var bisogna stare bene attenti a non entrare in area prima che il calciatore colpisca il pallone. E giustamente al Napoli hanno pensato che allora è meglio posizionarsi uno-due metri più dietro rispetto al solito, prendere la rincorsa più o meno in contemporanea al rigorista (stando attenti a entrare in area subito dopo il tiro) in modo da ritrovarsi in partenza lanciata e quindi superare a velocità quasi doppia i difensori avversari che invece sono ancora alle prese con le prime falcate e quindi sono decisamente più lenti.

È esattamente quello che è successo ieri sera al Maradona. Guardate la foto. C’è Osimhen che sta prendendo la rincorsa. Otto calciatori della Juventus ai confini dell’area di rigore. Più dietro, diremmo due metri più dietro, a destra ci sono Anguissa, Raspadori e Di Lorenzo. Anguissa è proprio come se fosse sui blocchi di partenza di una gara di atletica.

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