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Barcellona-Napoli, l’arbitro Makkelie ha usato un tappo nell’orecchio per sentire meglio l’auricolare (Repubblica)

Ieri sera l’ex arbitro Lahoz: «Non puoi arbitrare essendo sordo in campo». Il volume dell’auricolare però era troppo basso, per questo il tappo

Barcellona-Napoli, l’arbitro Makkelie ha usato un tappo nell’orecchio per sentire meglio l’auricolare (Repubblica)
Mg Milano 07/12/2021 - Champions League / Milan-Liverpool / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Danny Makkelie

La polemica è scoppiata nel pomeriggio. L’arbitro di Barcellona-Napoli, l’olandese Danny Makkelie, ha indossato qualcosa nell’orecchio destro. Tra curiosità e complottismo è iniziato il tam tam. Il primo a sollevare la polemica è stato un ex arbitro, lo spagnolo Mateu Lahoz. Come scrive Repubblica:

Ad accorgersene tra i primi era stato l’ex arbitro Antonio Lahoz – oggi commentatore per una tv spagnola – che ha espresso le proprie perplessità in diretta. Avanzando l’ipotesi che Makkelie abbia problemi di udito e che l’apparecchio serva proprio per sentire meglio voci e rumori. «Un direttore di gara – ha spiegato Lahoz – non può arbitrare essendo sordo in campo. Makkelie ha impiegato molto tempo nel dare qualche cartellino giallo o indicazioni alle due squadre. Non avevo mai visto prima una cosa del genere. Questa è una cosa che l’Uefa dovrebbe spiegare. Non puoi inibirti dai rumori dei giocatori in campo in entrambe le orecchie»“.

Makkelie ha avuto un problema tecnico all’auricolare. Per questo ha indossato un tappo

A svelare l’arcano è lo stesso quotidiano. Semplicemente, Makkelie ha indossato un semplice tappo per l’orecchio a causa di un problema all’auricolare. L’apparecchio utilizzato per la comunicazione tra arbitri e Var aveva infatti un problema tecnico: il volume troppo basso. Per questo l’arbitro di campo è ricorso a un piccolo e semplice rimedio.

Cosa aveva Makkelie nell’orecchio destro? Un tappo, un semplice tappo. Il motivo è tecnico: l’auricolare dell’orecchio sinistro, fin dai primi minuti, gli aveva dato problemi. Il volume era troppo basso, il direttore di gara non riusciva a sentire bene cosa gli veniva comunicato. Così ha chiesto un tappo per l’altro orecchio in modo da non sentire il frastuono del pubblico dello stadio di Barcellona. Per fare un paragone noto a tutti, Makkelie col tappo ha pensato di ricreare lo stesso effetto di chi parla al cellulare tappandosi l’altro orecchio con un dito“.

Ciò non toglie che l’arbitro non aveva nessuno problema alla vista, al netto poi delle telecamere e del Var. Il fallo di Cubarsì su Osimhen si poteva vedere.

L’arbitro Makkelie è rimasto al passato, c’era rigore su Osimhen e espulsione di Christensen (Corsport)

L’arbitro Makkelie è rimasto ancora al passato, c’era rigore su Osimhen. Lo scrive il Corriere dello Sport nella consueta rubrica sulla direzione di gara di Barcellona-Napoli 3-1.

Se è stato un arbitro di valore, Makkelie è rimasto ancorato al passato, come quei vecchi nostalgici che non s’arrendono mai. Fischi in ritardo, valutazione tecnico-disciplinare non sufficiente. Graziato Christensen, c’è un dubbio su Osimhen. Recupero: 8’ (4’+4’)

Brutta entrata di Christensen ai danni di Lobotka, piede a martello sul collo del piede e la caviglia sinistra di Lobotka che si piega. Incerto Makkelie, arriva solo un giallo dopo diversi secondi (timing errato), l’impressione però è che l’entrata fosse davvero brutta, poteva starci il rosso.

Osimhen (servito da Politano, posizione ok) finisce giù in area dopo un contatto con Cubarsí: l’attaccante azzurro sfiora la punta del piede destro dell’avversario per primo, poi è Cubarsí ad andare sul piede destro di Victor, per Makkelie troppo poco per dare il rigore, ma è uno step on foot. Ci stava il penalty.

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