Allegri: «Questo mese abbiamo lasciato lo scudetto, ma la squadra è in crescita»

In conferenza: «La Juve ha giocatori giovani che hanno bisogno di giocare partite importanti. Dovranno essere miscelati con giocatori d'esperienza»

Allegri Juve Tuttosport Cellino

Juventus' Italian coach Massimiliano Allegri is pictured before the Italian Serie A football match between Juventus and Napoli, at The Allianz Stadium, in Turin on December 8, 2023. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, presenta in conferenza stampa Juventus-Atalanta, gara valida per la ventottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium. Le parole del tecnico della Juventus riportate da Tmw.

Allegri: «Al momento gli obiettivi sono stati raggiunti»

Quanto è importante la partita di domani?
«Quando arrivi in questo momento della stagione i punti sono molto pesanti, c’è da fare punti per l’obiettivo e giochiamo contro una squadra che lotta per i primi 4 posti. Abbiamo fatto una buona partita a Napoli, ma siamo venuti via senza punti. Domani dobbiamo fare una bella partita e soprattutto fare risultato».

Allegri è preoccupato per questi risultati?
«Non sono preoccupato, ma siamo dispiaciuti per aver perso dei punti per strada. Siamo a marzo, siamo nella parte finale della stagione, il primo obiettivo era arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili. Siamo secondi, lottiamo per i primi 4 posti. E siamo in semifinale di Coppa Italia. Momentaneamente gli obiettivi sono stati raggiunti. Bisogna essere bravi ad arrivare in fondo. Mancano 11 partite più due di Coppa per fare il meglio».

Le condizioni di  McKennie?
«È a disposizione, oggi ha fatto tutto con la squadra. Gli altri sono tutti, più o meno, a disposizione. Alcaraz è fuori, Vlahovic è squalificato e Rabiot torna la prossima settimana. Abbiamo giocatori giusti per affrontare la partita, la Juventus non batte l’Atalanta in casa da 5 anni. Titolare? Se sta bene, sicuramente sì».

Vlahovic non ci sarà. Quanto pesa la sua assenza?
«Domani Milik farà molto bene. Poi è rientrato Kean. Abbiamo ancora 11 partite da giocare. Abbiamo poco tempo a disposizione. Non siamo a settembre, adesso non c’è tempo da recuperare. Una partita alla volta, più di una volta non si può giocare. Abbiamo l’Atalanta, che da diversi anni lotta per il quarto posto. Scontro decisivo? No, mancano ancora tanti punti, non è decisivo».

La Juve si sta abituando a non lottare per lo scudetto?
«Non può vincere sempre una squadra il campionato. La Juve ha fatto 9 anni straordinari. Adesso c’è stato un cambiamento generazionale, l’età media della squadra si è abbassata. Il percorso è sostenibile per le richieste della società. Importante entrare in Champions tutti gli anni. Per il calcio italiano la Champions, per tante squadre è il 30% del fatturato, invece, per la Juventus sarà il 20%. Bisogna entrarci per forza, ma non è facile. In Italia ci sono sempre 7-8 squadre che lottano per la Champions. La Roma è rientrata in lotta, il Napoli è lì. C’è la sorpresa Bologna.

Serve un passo alla volta per entrare in Champions. Abbiamo cercato di lottare poi questo mese abbiamo lasciato lo scudetto, ma la squadra è in crescita. Ha dei giocatori che hanno bisogno di giocare partite importanti. Fra 2-3-4 anni avrà i Fagioli, i Miretti, gli Yildiz, Iling… sono tutti giocatori giovani. Vlahovic è 2000, anche Cambiaso è 2000. Ha un parco giocatori che deve giocare partite importanti, solo così si cresce. La Juve credo abbia un futuro importante».

Si può ipotizzare un 4-3-3?
«Abbiamo fatto gli ultimi minuti con Chiesa a destra e Yildiz a sinistra. Non è questione di numeri, ma di caratteristiche dei giocatori».

Come si affronta l’Atalanta?
«Ci saranno dei momenti in cui bisognerà andarli a prendere altri, invece in altre situazione dovremo difendere bene dietro la linea della palla. Sono fasi della partita».

Può essere la partita di Yildiz?
«Yildiz sta meglio. È uno dei pochi giocatori che ha fatto il salto dalla primavera alla prima squadra. È un giocatore giovane, ma molto bravo che farà bene fino alla fine della stagione».

Come si gestiscono i giovani?
«Devono rimanere sereni, perché la responsabilità non è loro. Hanno bisogno di trovare un equilibrio per trovare continuità. Miretti ha fatto una bella partita dal punto di vista caratteriale ed emotivo. I giovani della Juventus sono bravi e bisognerà miscelarli con giocatori di più esperienza».

Kean può essere l’uomo giusto per domani?
«Kean tra l’altro è un duemila anche lui. Sta molto meglio ed è a disposizione. È un giocatore che ci darà molte soluzioni».

Cosa non sta funzionando in difesa secondo Allegri?
«Se tutte le domeniche prendi due gol è normale non fare risultato. Ero preoccupato dopo Verona e Frosinone, perché sembrava di poter gol ad ogni azione. A Napoli non è avvenuto questo. Dobbiamo, però, migliorare a livello difensivo».

Come giudichi il rendimento degli esterni?
«Hanno fatto buone partite. Non troveremo un’Atalanta stanca. Domani è una partita importante per la stagione di entrambe le squadre».

Sul cambio di Nonge?
«Diseducativo no. Mancavano quattro minuti e avevo bisogno di due forti di testa. Infatti, abbiamo avuto un’occasione con Rugani. Tra l’altro la sostituzione non era quella, ma dopo il gol l’ho cambiata».

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