A TuttoSport: «Dusan non ha niente da invidiare al norvegese. Ha tutto: fame, fisico, velocità e un sinistro che fa male. Quando calcia in porta, infatti, per un portiere non è di facile lettura il suo tiro»

Giovanni Galli, ex calciatore campione del mondo nel 1982, è stato intervistato da “TuttoSport”, dove ha parlato del derby scudetto tra Inter e Juventus, che si terrà stasera.
Iniziamo col duello tra i bomber. Quanto conta Lautaro Martinez nell’Inter?
«Tantissimo. È il giocatore chiave. Lautaro è diventato il leader della squadra, ha raggiunto la piena maturità. Merito della fascia da capitano: da quando la indossa, si sente più responsabile e ha preso a cuore il progetto interista. In più quest’anno ha trovato in Thuram il compagno di reparto ideale per rendere al massimo. Il francese fa il lavoro sporco, corre e lavora per lui: così Lautaro rimane più fresco negli ultimi 16 metri. Ormai il Toro è uno da 22-25 gol garantiti tutti gli anni».
Galli esalta Vlahovic: «Non ha nulla da invidiare ad Haaland»
La Juve risponde con Vlahovic che negli ultimi 2 mesi è tornato a livelli stellari.
«Ho un debole per Dusan. Lo conosco bene dai tempi di Firenze, è straordinario. Vlahovic ha tutto: fame, fisico, velocità e un sinistro che fa male. Quando calcia in porta, infatti, per un portiere non è di facile lettura il suo tiro. E poi il serbo è forte anche di testa. Ora sta bene fisicamente ed è finalmente tornato a essere il giocatore della Fiorentina. Messi da parte gli acciacchi e la pubalgia che l’hanno tormentato
per un anno, sta venendo fuorialla grande per quello che è: un campione».
Considerata l’età, dove può arrivare Dusan?
«Forse potrà sembrarle una provocazione, ma per me non lo è poi così tanto: se fossi in Guardiola e mi dicessero ‘faresti lo scambio tra Vlahovic e Haaland io lo farei tranquillamente. Dusan non ha niente da invidiare al norvegese. Alla Juve deve sfruttare le poche occasioni che gli capitano; perché i bianconeri non sono una squadra che non macina gioco come il City che ha 10 occasioni a partita. Eppure Vlahovic è già a quota 12 gol nonostante tutto. Mi piacerebbe vederlo in una squadra più offensiva. Se fosse al Manchester City, farebbe anche lui 50 gol a stagione come Haaland. Ne sono certo».
Il paragone con Lautaro
In cosa Lautaro è superiore a Vlahovic?
«L’argentino è più micidiale in area di rigore. Il pallone sembra che vada a cercarlo. Lautaro è bravissimo nel posizionarsi: fa sempre le scelte giuste. Sotto porta è un cecchino».
E cos’ha invece il serbo in più dell’interista?
«Dusan ha quel sinistro malandrino che lo rende mortifero anche dalla distanza. Soprattutto sulle punizioni, dove spesso e volentieri fa male ai portieri avversari. Ha più potenza, ma deve migliorare col destro. Considerata l’età Vlahovic ha tutto per essere un top player come lo è già Lautaro».
Infine domanda secca: questo Inter-Juve è decisivo per lo scudetto?
«La Juve non ha la distrazione delle coppe europee e questo in primavera può rivelarsi un vantaggio. La Champions, infatti, è una competizione che porta via tante energie fisiche e mentali tra una gara e l’altra. Ecco perché alla Juve potrebbe anche andar bene
un pari tutto sommato; mentre una vittoria dei nerazzurri rappresenterebbe una spallata importante al campionato».