“Osimhen, insomma, non avrà molto tempo a disposizione per crogiolarsi nella tristezza. Dovrà invece far fronte alle proprie responsabilità nei confronti della squadra”

“Tre punti, tre linee, tre punti. È la sequenza in codice Morse che serve a trasmettere un SOS, il segnale universale d’aiuto. E il Napoli, il suo, lo sta lanciando da settimane” scrive Salvatore Malfitano sulla Gazzetta dello Sport. L’unica possibile soluzione al momento appare il ritiro di Osimhen che sarà a Napoli domani dopo la Coppa d’Africa. Quello che bisognerà vedere però sono le condizioni, sia fisiche che emotive, del calciatore nigeriano. Victor è reduce da un problema addominale che lo ha messo a rischio per la semifinale della competizione africana e in più, sottolinea la rosea si è infranto il suo sogno di vincere la Coppa
Il ritorno di Osimhen a Napoli
“L’attaccante ha accarezzato il sogno di conquistare il trofeo, la Nigeria si è spinta fino alla finale per poi soccombere in rimonta contro la Costa d’Avorio. Una delusione immensa, considerando anche le vicissitudini degli avversari nel torneo. Il calciatore avrà qualche ora per smaltirla”
Sarà dunque un rientro poco soft per l’attaccante del Napoli che dovrà impegnarsi per dare una scossa alla squadra nonostante il rimpianto per il trofeo appena perso. “Osimhen, insomma, non avrà molto tempo a disposizione per crogiolarsi nella tristezza. Dovrà invece far fronte alle proprie responsabilità nei confronti della squadra. Poco importa che a fine stagione l’addio sia quasi scontato: nei prossimi mesi si gioca una parte importante del presente e del fu turo della società, che comunque lega molto delle strategie alla qualificazione in Champions”.
Vendere Victor
Venderlo ripa sarebbe stata una soluzione secondo Libero
Il Napoli non si è reso conto che il mondo va avanti veloce ed è iper-competitivo e che l’autocelebrazione diventa tempo perso rispetto alla concorrenza. Osimhen rappresenta l’incapacità di alimentare il successo. Il Napoli avrebbe dovuto venderlo nel picco della carriera, quando sembrava un sacrilegio. Questo fanno i grandi dirigenti: ragionano con la mente e non con il cuore. Sarebbe arrivata una quantità enorme di denaro da reinvestire nella rosa e, magari, anche nell’allenatore. Tra problemi fisici irrisolti e gol che non arrivano nemmeno in Nazionale (solo uno in Coppa d’Africa), il valore di Osimhen è in picchiata e la sua cessione in estate già annunciata non agevola: ovvio che le offerte saranno al ribasso rispetto al post-scudetto.