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Mazzarri: «Osimhen gioca? Vedremo, io devo rispettare chi si allena tutti i giorni»

In conferenza: «La squadra ha assimilato tre moduli. Io credo che con il Milan, abbiamo fatto un’ottima partita. Non meritavamo di perdere»

Mazzarri: «Osimhen gioca? Vedremo, io devo rispettare chi si allena tutti i giorni»
Db Milano 11/02/2024 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Domani il Napoli ospite il Genoa al Maradona. La conferenza stampa di Mazzarri live. L’allenatore ritrova Osimhen, l’attaccante nigeriano è tornato ieri sera dopo la Coppa d’Africa. Oggi pomeriggio l’allenatore valuterà le sue condizioni. L’obiettivo è di averlo al meglio della condizione per il match di Champions contro il Barcellona.

Le parole di Mazzarri

Osimhen è tornato. Lo ha sentito? Ci sarà domani?

«Tabelle non le ho mai fatte. Ne dobbiamo vincere il più possibile. 15 partite di campionato e due di Champions per adesso, avendo tutta la rosa a disposizione, è chiarò che siamo più fiduciosi. Quindi si può tentare senza fare tabelle di arrivare più in alto possibile. Sette punti sono relativamente tanti in base a quello che facciamo noi. Molte squadre devono venire a Napoli, nel nostro stadio. Osimhen rientra, l’ho sentito anche quando era in Coppa d’Africa. Capirò se domani è disponibile a venire domani».

Il modulo del “nuovo” Napoli:

«Le ultime teorie di Coverciano sono quelle che spesso, per non dare vantaggio agli avversari, tanti allenatori riescono a cambiare modulo da settimana a settimana. Già l’anno scorso Kvara aveva difficoltà a smarcarsi sul finire della stagione. Ho cambiato la sua posizione, ha fatto bene, è mancato solo il gol. La squadra ha assimilato tre moduli, questo è un vantaggio se i ragazzi sono pronti a cambiare a partita in corso. Io credo che con il Milan, abbiamo fatto un’ottima partita. Non meritavamo di perdere».

Come si recuperano sette punti?

«Vincendo le partita, sperando che non le vincano anche loro. Mi sembra che il Bologna debbba venire qui, l’Atalanta dovrà venire qui, al completo con Elmas e Olivera lì s’è vinto, è possibile vincere di nuovo. E’ possibile fare un risultato eclatante fuori casa quando saremo al completo, quando saremo più bravi in fase offensiva. Con 15 gare da 3 punti in palio ci sono 45 punti in palio, è possibile recuperarli, poi altrimenti dirò non ci siamo riusciti, ma faremo di tutto per provarci con serenità senza fare promesse. Provare non significa riuscirci».

Perché Osimhen in dubbio? La squadra deve assumersi delle responsabilità?

«Pure i ragazzi, per come li conosco, soffrono la situazione. Anche loro devono capire che tutte le partite sono finali. Se poi pensate anche i giocatori che avevo a Bergamo, poi non avevo più Elmas e Olivera… eravamo partiti bene come gioco, poi s’è sofferto. L’unica davvero sbagliata, colpa mia perché ero squalificata, è stata a Torino. Le altre le abbiamo giocate, ma ci sono stati episodi. Osimhen? è in dubbio perché l’ultima volta era spappolato. Se non sta bene… poi ci sono anche i compagni che si sono allenati. Ci sono i viaggi, anche io tipo dopo Madrid o altro… dopo i viaggi non è che siamo in forma. Poi lo vedrò dopo e ci parlerò. Osimhen è un fuoriclasse, ma devo rispettare chi si allena tutti i giorni, dorme bene»

Momento decisivo per avviare la rimonta?

«Io sono concentrato sulla partita, guardo la rosa del Genoa, hanno Malinovskyi, Messias, ha giocatori importanti, due attaccanti uno più in forma dell’altro, le partite sono tutte difficili e delicate. Pensiamo una alla volta. Al di là del Monza, dove abbiamo creato più di sempre, con le altre inferiori le abbiamo fatte nostre. Sono venuto per fare un appello al pubblico, con me sempre eccezionali, che domani ci diano una mano perchè sarà un’altra gara complicata e difficile. Abbiamo un calendario sulla carta che sembra alla portata, questa è la verità»

Le voci sul suo esonero:

«23 anni di carriera, ne ho passati di tutti i colori. Io capisco che ci sono persone represse. Io non leggo i giornali, chiedo a chi si occupa della comunicazione. Ci sono delle critiche che prendo in considerazione. Però capisco quando una critica è generale e tranquilla, quando capisco altre cose mi faccio una risata. Io sono concentrato su questi ragazzi, per farli rendere al meglio possibile».

Mazzarri su Traoré:

«Traoré è cresciuto. Ora sembra che sia arrivato a un minutaggio decente, devo valutare se metterlo dal primo o partita in corso. Ha al massimo 50/60 minuti. Ci servirà da qua alla fine».

Sul potenziale offensivo:

«Vorrei riguardare con voi le gare come faccio io. Mi preoccupa un po’ che a Milano nonostante l’assedio finale abbiamo fatto solo quel palo finale, l’area non è piena come prima, ma quando sono arrivato il processo era sui gol subiti, la squadra era lunga, che non stesse bene fisicamente, a Bergamo abbiamo provato intanto a non prendere ripartenze e ci siamo riusciti, con le squadre di media classifica abbiamo creato ancora tanto. Col Monza, la partita che mi brucia aver pareggiato, da 3 metri abbiamo fatto 3 occasioni clamorose, in alcune partite bisogna migliorare, ma in altre le occasioni sono fioccate e siamo mancati. Dipende dalla lucidità. Bisogna essere anche più concreti, non so che dire»

Sulle condizioni di Meret e Natan:

«Natan è stato due mesi fermo, ora è rientrato e si allena bene. Sono convinto che è a buon punto ed è pronto a rientrare. Meret, ora devo parlare con il preparatore. Posso dire che si è regolarmente allenatore dall’inizio della settimana. Oggi farà la rifinitura,  e poi decideremo»

Mazzarri su Lindstrom:

«Se Lindstrom dovesse giocare, mi dica lei chi devo levare? Secondo me il suo ruolo sarebbe quello di Kvara. Quando l’ho fatto giocare dall’altra parte ho visto poche cose. Deve ancora trovare una dimensione precisa. Siccome c’è Kvara, sto cercando di metterlo in dei posti dove lui può far bene. L’ho sempre più o meno utilizzato».

Mazzarri come descrive questo Napoli?

«Prima di prendere gol con il Milan c’era entusiasmo, tutti parlavano bene. Abbiamo preso quel gol maldestro, e tutti hanno iniziato a parlare male. Io a parte Torino non ho mai visto la squadra male. Non è andata malissimo per come interpretiamo le gare. Non siamo stati tanto bravi e fortunati nel non ottenere 4-5 punti in più. Nel calcio moderno, io il 4-3-3 non c’era bisogno lo studiassi l’anno scorso. Moderno vuol dire recuperare la palla nella metà campa avversario. Io cerco di far stare alta la squadra. Nessuno si è accorto che della rosa dell’anno scorso sono cambiate sei, sette, otto elementi. Tante cose bisogna valutare, e bisogna smettere di fare i confronti».

Quanto lavora Mazzarri sull’aspetto mentale?

«Quando escono da qui i giocatori fanno quello che vogliono. Quando sei campione d’Italia, c’è la voglia di fare l’impresa contro. Si deve pensare solo al Genoa. Con la maturità che hanno loro,  si rendono conto che rispetto all’anno scorso abbiamo meno punti».

Traoré si può utilizzare come mezzala?

«Come caratteristiche, lui è proprio una mezzala sinistra. Come giocava Elmas, è adatto a fare quel ruolo lì. Mi ricordo che può essere anche trequartista, quel ruolo lì è perfetto. Ricalca la posizione di Elmas. Lui dovrebbe essere quello più vicino a Zielinski ed Elmas, da mezzala sinistra non dovrebbe avere problemi. Chiaro che sull’aspetto difensivo non è come Zielinski ed Elmas».

Zielinski quanto altre volte lo vedremo in campo?

«Il ragazzo non è cambiato. C’è da capire quando c’è con la testa. Sappiamo che probabilmente non ci sarà più. Se già è proiettato da un’altra parte, normale che quando gioca non è concetrato come prima. Saremo noi a valutare di volta in volta».

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