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De Laurentiis, un presidente che entra nello spogliatoio e contesta l’allenatore (Corsport)

Cosa resta dopo il trattato di tuttologia. Una forma di «berlusconismo» 3.0 che stride fragorosamente con l’autonomia di pensiero altrui

De Laurentiis, un presidente che entra nello spogliatoio e contesta l’allenatore (Corsport)
foto Ssc Napoli

De Laurentiis un presidente che entra nello spogliatoio e contesta l’allenatore. A scriverlo è il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.

Però, quando tutto è finito, più di novanta minuti di divagazioni su questo e quell’universo, il trattato di tuttologia finisce per scoperchiare inconsapevolmente il vaso di Pandora e rivelare tutto ciò ch’era già stato raccontato e puntualmente smentito: c’è un presidente di calcio che entra negli spogliatoi; che contesta più o meno platealmente il proprio allenatore nell’intervallo (in presenza dei calciatori, c’è da immaginare); che un giorno sta con la Superlega e poi, al mattino successivo, se ne stacca, prima di fidelizzarsi ancora; che vuole resettare, macché sperimentare, e però dettando comunque le linee tecniche d’un calcio che, almeno in mezzo al campo, non dovrebbe appartenergli, non nelle competenze, non nelle conoscenze didattiche. C’è questa forma di «berlusconismo» 3.0 che stride fragorosamente con l’autonomia di pensiero altrui, è un po’ prevaricatrice, invadente e perché no invasiva.

De Laurentiis parla di Kim e della mancanza di un centrale di peso

«Per Kim abbiamo incassato 42 milioni netti, non 57. Giuntoli è stato un separato in casa, per mesi mi diceva “voglio andare alla Juve”, “voglio andare alla Juve”. Kim è stato preso durante l’estate. che faccio, a gennaio mese in cui non si trovano difensori centrali, cerchiamo un difensore? Kim è destro, giocava mal volentieri a sinistra. Lo aveva accettato mal volentieri. Non è facile cercare difensori centrali. Certo che li devo cercare, non è una cosa semplice, Micheli già si sta dando da fare da morire».

Qui invece ha risposto su Zielinski.

Gli chiedono dell’esclusione di Zielinski dalle liste Champions.

«Il rendimento delle partite di Piotr com’è stato? Uno che d’estate mi dice di voler restare e poi ti spacchi e giochi bene poi si mette in mezzo il tuo procuratore, uno può anche pensare “se questo ha paura di infortunarsi”, perché devo avere uno con il dubbio sul suo impegno? Io non ce l’ho con Zielinski, ce l’ho col suo procuratore. Già guadagni più di tutti, ti offro un rinnovo. Traorè ha un riscatto della madonna, se non lo faccio giocare come faccio a capire se riscattarlo. Prendiamo Demme, quando ha dovuto giocare lui è stato un signore, disponibile».

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