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De Laurentiis: «Osimhen? Chissà se lascerà Napoli, ha una clausola molto alta»

Al Financial Times: «I soldi sono l’ultimo problema per il Napoli, abbiamo sempre fatto ottimi acquisti. Sono solo problemi sentimentali».

De Laurentiis: «Osimhen? Chissà se lascerà Napoli, ha una clausola molto alta»
Mp Reggio Emilia 28/02/2024 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha partecipato oggi al summit del Financial Times sul business applicato al mondo dello sport e del calcio. Ha rilasciato anche delle dichiarazioni su Victor Osimhen.

De Laurentiis: «Osimhen ha una clausola alta, i club più ricchi tenteranno di acquistarlo»

«Osimhen è un grandissimo giocatore, ma questo si sa. E’ uno dei grandi giocatori che ha avuto il Napoli. Ci sono tanti giocatori che si sono innamorati del Napoli, come Hamsik che è rimasto 11 anni. E ce ne sono altri che sono nel mirino di Real Madrid, Psg, Arsenal, City, Chelsea. Queste squadre hanno tanti soldi, è difficile trattenere i giocatori, soprattutto quando hanno una clausola rescissoria con cui possono essere acquistati».

«Osimhen ha una clausola molto alta. Chissà se partirà, vedremo. I soldi sono l’ultimo problema per il Napoli, abbiamo sempre fatto ottimi acquisti. Sono solo problemi sentimentali. Quando vedi un giocatore andare via è come dire addio a un figlio. Sei felice anche se avrà un successo fantastico, ovunque vada».

Sul calcio il presidente ha dichiarato:

«Il calcio é malato. Ma perché é malato? Perché l’economia del calcio è malata. Perché campionati e squadre non sono in grado di competere dal punto di vista finanziario. In questo modo, i campionati non sono produttivi abbastanza. Quindi ogni volta, ad esempio, la Uefa dice, okay, ora in Champions League stanziamo 2,4 miliardi di euro, in Europa League più di 500 milioni e nella Conference League più di 38 milioni. Ok, io lo capisco. Ma se tutte le squadre sono indebitate questo vuol dire che questa somma di denaro non è sufficiente. Quindi non è questo un calcio sostenibile. Non solo non è sostenibile, ma giochiamo anche tante gare. Quindi, quando questo accade, è come se buttassi tutto all’aria. Finisci per non attrarre più il pubblico».

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