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Tebas: «Reichart è un mago che prende tutti per idioti, io lo chiamo Bernard Copperfield»

Alla Gazzetta: «Dice che trasmetterà il calcio gratuitamente, e la cosa è impossibile. Decreto Crescita? E’ stato fatto un grosso errore dal governo italiano».

Tebas: «Reichart è un mago che prende tutti per idioti, io lo chiamo Bernard Copperfield»
2021 archivio Image Sport / Calcio / Javier Tebas / foto Imago/Image Sport

Il presidente della Liga Javier Tebas ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in merito alla Superlega.

Reichart, ceo di A22, ha detto a Mundo Deportivo di essere in contatto con 40-50 club

«Non credo proprio. Quando i club si rendono conto che dai campionati nazionali non hanno accesso al primo livello diretto della Superlega voglio vedere se accettano. Per questo io lo chiamo Bernard Copperfield. Per me è un mago che prende tutti per idioti, i club per primi. Dice che trasmetterà il calcio gratuitamente, e la cosa è semplicemente impossibile. Se fosse possibile perché non l’ha ancora fatto nessuno? Ci manca di rispetto, pensa siamo tutti incapaci e lavora con l’inganno».

Preoccupato della Superlega?

«No, perché in Germania sono fermissimi sul no e in Inghilterra per statuto non possono partecipare a tornei non autorizzati da Uefa e Fifa. Hanno ammesso un abuso di posizione dominante della Uefa, ma occhio, l’ultima parola spetta al tribunale di Madrid, che ha convocato un’udienza per il 14 marzo. E che è fermo a livello giuridico dall’aprile 2021, e da allora tante cose sono cambiate. Ci vorranno 5 anni per completare i tre gradi di giudizio».

Tebas ha parlato anche del calcio italiano

Sul Decreto Crescita: «Un grosso errore da parte del governo italiano. Si toglie competitività ai club di Serie A al momento di importare talento dall’estero, cosa che di fatto impoverisce il campionato. In ambito economico il problema si poteva risolvere in altra maniera. La riduzione a 18 squadre sarebbe un altro errore. Togliere 4 giornate a una stagione vuol dire perdere spazio e una competizione sportiva ha più valore quanto più tempo dura».

Che opinione si è fatto della governance del calcio italiano?

«Il quorum fissato a tre quarti dei votanti è troppo elevato per prendere decisioni. Finisce per governare la minoranza e non la maggioranza perché bastano 4 club per bloccare le riforme».

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