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Panatta racconta che il cavallo regalato a Bertolucci la fece in mezzo al ricevimento di nozze

Al podcast “La telefonata”: «Me lo regalò perché così avrei dovuto pagare una quota al mese altissima. Era come prendere una casa in affitto»

Panatta racconta che il cavallo regalato a Bertolucci la fece in mezzo al ricevimento di nozze
An Milano 15/04/2011 - iniziativa 'Un campione per amico' / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Adriano Panatta

Continuano gli imperdibili aneddoti raccontati da Adriano Panatta e Paolo Bertolucci durante il podcast “La telefonata“. Nell’ultimo episodio Panatta ha ricordato un episodio divertentissimo che è accaduto durante il matrimonio di Bertolucci. «Eh, sì dai. Parliamo di quel cazzo di cavalloLui nemmeno se lo ricorda. Ma quando si sposò decisi di regalargli questo cavallo». Bertolucci: «Eh ma lo sai perché lo fece? Perché è l’unico regalo di nozze per il quale poi il ricevente deve pagare una quota al mese altissima. Era come prendere una casa in affitto, praticamente»

Il cavallo regalato da Panatta a Bertolucci

Panatta: «Gli porto questo cavallo a Villa La Massa dove aveva organizzato questo ricevimento. Lui mi insulta dicendo di non apprezzare il regalo e al cavallo poi gli parte una cagata gigantesca al centro di questa villa. Diciamo che era una sorta di buon auspicio»

La puntata di Bombolo e Sinner

La puntata dal titolo, “Bombolo o Sinner”, è uno spettacolo.

Ecco parte della telefonata

Panatta: “Se me fanno uscì da sto c… de coso qui, aspetta un secondo c… c’hai prescia? Che devi fa’?”Bertolucci: “Pronto, sei uscito dalla Rai?” Panatta: “Chi è? Non riconosco questa voce, chi è”. Bertolucci: “Sono sempre io” Panatta: “Ah, Bertolucci. Sai la prima cosa che ho pensato, specialmente nel doppio? Io tutta la vita ho giocato con Bombolo, invece potevo giocare con Sinner, cioè tu ti rendi conto? Potevo giocare con Sinner che almeno batteva forte… a rete…”

Bertolucci: “Sì, se nascevi 45 anni dopo sì, sei nato 45 anni prima, hai sbagliato solo quella cosa lì”.Panatta: “Forse un po’ di più”. Bertolucci: “Un po’ di più sì. Comunque il ragazzo oggi ha fatto un altro step in avanti. Perché questo era il terzo set in dieci giorni (con Djokovic, ndr), era un set pari, giocavano il terzo set, cavolo come ha giocato questo terzo set”.

Panatta: “Sì, però secondo me oggi non ha giocato la sua miglior partita, perché non ha servito così bene, ha fatto molti errori non forzati da fondo campo, poi per carità, ha giocato benissimo eh, benissimo. Però secondo me ha giocato meglio la prima volta, quando ha battuto Djokovic. Parliamo di piccole cose insomma”  Bertolucci: “Sì anche perché se con poco servizio e qualche errore da dietro mi batte Djokovic, tu capisci che insomma… Siamo proprio su un altro livello. Poteva anche perdere, però adesso veramente è a millimetri da Djokovic. Cioè Djokovic entra in campo e si parte da zero a zero, fino a quattro mesi fa, vincevi un set ed eri contento. Poi è entrato in campo sullo 0-1 eh, devi metterci anche quello, se lui perdeva si andava a casa”. 

Panatta: “A lui non gli fa né caldo né freddo quella cosa lì perché è talmente tranquillo”.

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