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Napoli, la preparazione atletica estiva è stata toppata clamorosamente (Gazzetta)

Mazzarri ha ereditato da Garcia una squadra in riserva di energie e mentalmente a terra. Anche i rinnovi hanno minato la serenità

Napoli, la preparazione atletica estiva è stata toppata clamorosamente (Gazzetta)
Ci Lecce 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia

Napoli, la preparazione atletica estiva è stata toppata clamorosamente. Lo scrive la Gazzetta dello Sport.

Mazzarri ha ereditato da Garcia una squadra in riserva di energie e mentalmente a terra. Per carità, gli errori sono da dividere in parti uguali tra gestione tecnica e società, ma se la questione rinnovi ha minato la serenità dello spogliatoio campione d’Italia, è altrettanto vero che la preparazione atletica estiva è stata toppata clamorosamente, mentre nel rapporto tra Garcia e lo spogliatoio non è mai scattata la scintilla. Mazzarri è ripartito dalle macerie rimaste, confermando il 43-3 con cui i suoi ragazzi erano abituati a giocare da anni e poi, piano piano, ha inserito nuove idee e concetti. Ha visto che le gambe non giravano più ed è intervenuto con una nuova minipreparazione a cavallo tra fine dicembre e inizio gennaio e dopo l’umiliante kappao di Torino ha deciso per l’inversione a U.

I numeri fallimentari del 4-3-3 del Napoli (Il Napolista)

Il ritrovato Mazzarri versione Riyad è sostanzialmente accusato di un’onta: aver tradito il dna offensivo del Napoli. L’atteggiamento degli azzurri viene definito troppo rinunciatario, troppo difensivo, troppo ostile al tenere il pallino del gioco. Che per qualcuno pare essere diventato il fine ultimo di questo sport. Ebbene, al di là di ogni legittima opinione il problema principale di quest’approccio – faremmo mestamente notare – è il distacco dalla realtà. Ammesso infatti che la difesa a tre non è un reato (l’Inter gioca il miglior calcio d’Italia e gioca a tre) ma anche che un atteggiamento più accorto, specie nei momenti difficili, non uccide nessuno, è impossibile non sottolineare che il 4-3-3 offensivo, panacea di tutti i mali del mondo, ha prodotto, dal 3 dicembre al pre-Riyad, 0 (zero, z e r o) gol in 6 delle 9 partite giocate dal Napoli. E c’erano i titolari. I 6 gol realizzati sono stati realizzati con la Salernitana (2 gol, uno su rigore ed uno in una mischia successiva ad un calcio di punizione), col Braga (un autogol e un piede e piede di Osimhen), e col Cagliari (un colpo di testa di Osimhen e un tiro di Kvara). Per il resto, il Napoli presunto-offensivo del 4-3-3 non ha segnato manco per scambio. Di contro, sempre nelle 9 partite giocate nel periodo sopracitato, ha subito 15 gol. Quasi due a partita. Di cui 7 subiti dai non proprio irresistibili attacchi di Frosinone e Torino, s’intenda.

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