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Moviola della Gazzetta: Massa è vicino alle due azioni sotto accusa, il Var non può intervenire

C’è il tocco di Acerbi con la gamba destra sul tallone di Osimhen ma l’intensità non sembra tale da giustificare un rigore

Moviola della Gazzetta: Massa è vicino alle due azioni sotto accusa, il Var non può intervenire
Db Milano 19/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Davide Massa

Moviola della Gazzetta: Massa è vicino alle due azioni sotto accusa, il Var non può intervenire

La moviola della Gazzetta per Napoli-Inter 0-3:

Lunghe proteste del Napoli sull’1-0 per una trattenuta di Lautaro a Lobotka a inizio azione: dalle immagini si vede una cintura dell’argentino col braccio sinistro alla vita dell’avversario. Massa è vicinissimo e lascia correre, il Var in questa tipologia di falli non può intervenire. Altri tre episodi nel primo tempo: pochi centimetri della spalla destra bastano a Thuram per essere in fuorigioco sull’assist aereo di Lautaro; proteste di Anguissa che cade in area dopo un duello con Calhanoglu, ma l’anticipo del turco è corretto; non c’è fallo di Di Lorenzo su Lautaro sbucato davanti a Meret su colpo di testa di Acerbi. Nella ripresa, subito proteste azzurre quando Osimhen cade in area dopo un contatto con Acerbi: c’è il tocco del difensore con la gamba destra sul tallone del nigeriano ma l’intensità non sembra tale da giustificare un rigore e, ancora una volta, il Var non può intervenire.

LE CRITICHE DI CORBO AL MERCATO DEL NAPOLI

Napoli, mercato affidato a un management improvvisato: da De Laurentiis allo scouting. Lo scrive Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.

La pesantissima vittoria dell’Inter, per gli effetti in classifica e per la credibilità di candidata allo scudetto, diventa rotonda con il terzo. Un disastro nel risultato che con il passare dei minuti sembra scolpito nel marmo. Il divario è proprio nella velocità di riparare i guasti. L’Inter vi riesce subito montando una difesa che non sembra affatto d’emergenza.

Squadra solida anche nei ricambi.

Stavolta non c’è Rudi Garcia. È stata una puerile illusione pensare che la faccia torva da commissario speciale del presidente in ritiro bastasse a migliorare la guida di Garcia, annullandone il puntiglioso orgoglio. Non poteva elevare la sua capacità di raddrizzare una squadra sbagliata. Un Napoli uscito più debole dal mercato.

Affidato purtroppo ad un management improvvisato. Dal presidente all’amministratore, dall’uomo dello scouting al direttore sportivo assunto tardi.

Un gruppo di buona volontà e grande entusiasmo, troppo poco per fare il mercato della squadra campione d’Italia dopo 33 anni.

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