Dopo Spalletti servivano aggiornamenti, non rivoluzioni. Il risultato è stato un Napoli nel quale tutti hanno giocato peggio, anche Meret è più insicuro.

La Gazzetta dello Sport analizza l’attuale classifica della Serie A che vede la situazione ribaltata rispetto alla passata stagione con l’Inter in testa seguita dalla Juve e il Napoli, campione d’Italia, che stenta a starle dietro come è stato evidente dopo la sconfitta contro l’Inter. Le colpe sono anche di Garcia
“Il dopo Spalletti Non era difficile immaginare che nel dopo Spalletti ci sarebbe stato da soffrire. Non così tanto però. Di quel Napoli è andato via soltanto Kim, fondamentale per l’aggressione alta in difesa: non basta per spiegare tutto. Ora è facile dire che sarebbe bastato attenersi ai principi vincenti dello scudetto, e va ammesso che ogni allenatore ci tiene alla sua identità. Però Rudi Garcia ha peccato di presunzione, pretendendo di cambiare un sistema perfetto che ad aprile era entrato in riserva. Servivano aggiornamenti, non rivoluzioni. Il risultato è stato un Napoli nel quale tutti hanno giocato peggio, anche Meret è più insicuro. La grandezza del primo Allegri era stata spogliarsi delle sue idee — soltanto la difesa a quattro, ricordate? – e accettare di adattarsi a Conte, realizzando nello stesso tempo una transizione progressiva. Viene anche da chiedersi perché sia stato scelto Garcia dopo Spalletti, ma ora c’è Walter Mazzarri, uno della categoria dei “risolvi-problemi”: c’era riuscito nel suo primo Napoli”.
Adesso venerdì c’è Juve-Napoli
“L’anno scorso arrivò alla diciottesima al San Paolo e finì 5-1. Spalletti aveva aggredito dal 1’ e Allegri s’era illuso che il “difendi e riparti” sarebbe stato la strategia buona sia per il Verona sia per il Napoli. Sbagliato. Come sbagliato era illudersi che Chiesa, sballottato dovunque, quella sera potesse fare l’esterno destro a cinque: finì frullato dal miglior Kvara. Quella fu la sera in cui le illusioni della Juve si spensero. La prospettiva oggi è cambiata, è il Napoli confuso e ferito. Allegri vive la sicurezza delle sue idee, Mazzarri deve riparare i guasti. La Juve ti avvolge La Juve è cambiata e non c’è più un Napoli che può rifilarle cinque gol”