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Quagliarella: «Mazzarri al Napoli mi ha sorpreso, non ha un compito semplice»

Alla Gazzetta: «Era fuori dal giro da un paio d’anni ma De Laurentiis aveva bisogno di un allenatore che conoscesse l’ambiente»

Quagliarella: «Mazzarri al Napoli mi ha sorpreso, non ha un compito semplice»
Bologna 14/03/2021 - campionato di calcio serie a / Bologna-Sampdoria / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Fabio Quagliarella

Quagliarella – che ha dato l’addio al calcio – intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Ovviamente parla anche del Napoli e di Mazzarri.

Lei ha avuto Mazzarri a Napoli nel 2009. Può risollevare i campioni d’Italia?
«Innanzitutto la scelta mi ha sorpreso, ma secondo me De Laurentiis aveva bisogno di un allenatore che conoscesse l’ambiente e che aveva fatto benissimo a Napoli. Era fuori dal giro da un paio d’anni, ma sa come si deve muovere e cosa serve fare. Ovvio, il calcio si è evoluto, ho letto che lui dovrebbe riproporre il 4-3-3, siamo tutti curiosi, ma non ha un compito semplice».

La sua gioia più grande rimane comunque quella di essere ricordato oggi per i valori umani, prima che calcistici.
«Vero. Per me è il complimento più bello. Quando ti togli la maglia resta l’uomo e quello che tu hai seminato. Io ho fatto la gavetta dalla Serie C alla A sino alla Nazionale e questo mi rende orgoglioso. Ovunque io sia andato ho ricevuto attestati di stima. Mi hanno applaudito anche laddove non ho giocato, come a San Siro, a Cagliari, a Parma. Sono cresciuto avendo come esempi di vita gente seria come Maldini, Costacurta, Del Piero, Cannavaro, tutte persone perbene. Sono stato capocannoniere a 36 anni, ma a 40 cercavo ancora di migliorarmi. E’ finita così, ma l’ho detto, non ho rimpianti».

COSA DISSE QUALCHE MESE FA (A MAGGIO)

Nella conferenza stampa di presentazione della XXI edizione del Memorial Niccolò Galli, tenutasi a Firenze, è intervenuto Fabio Quagliarella.

Il capitano della Sampdoria ed ex calciatore del Napoli ha commentato l’andamento della Fiorentina quest’anno:

«La Fiorentina ha strameritato le due finali, posso solo farle un grosso in bocca al lupo. Ha dei tifosi eccezionali e un allenatore che la fa giocare bene a calcio. Veder giocare la squadra viola è sempre bello».

Sui suoi ricordi in maglia viola, Quagliarella ha commentato:

«Arrivai in una Florentia Viola appena risorta dalle ceneri. Non posso certo dire di aver dato anche io un contributo alla rinascita della Fiorentina, ho dato poco perché dopo 6 mesi sono andato via. Ricordo però ancora benissimo quei giorni, giorni in cui non avevamo neanche la roba per vestirci. Quelli sono momenti che ti restano dentro, ogni giorno c’era una scoperta nuova. Poi la Fiorentina negli anni ha fatto un percorso eccezionale… Quando c’è un progetto serio, arrivano i risultati. Queste due finali rappresentano il frutto di un progetto e di una crescita continua, di anno in anno. Tutto quello che ha fatto la Fiorentina in questi anni è meritato».

Sullo scudetto del Napoli:

«Lo Scudetto del Napoli è in primis strameritato. Anche in questo caso il progetto arriva da lontano. Piano piano, insieme ai tifosi, gli azzurri hanno costruito qualcosa di stupendo. Spero che anche per la Sampdoria possa avvenire qualcosa di simile».

In queste settimane potrebbe arrivare una possibile svolta societaria per la Sampdoria:

«Siamo tutti sulle spine e speriamo che questa sia la settimana decisiva per il futuro della Samp, in maniera positiva ovviamente».

Cosa significa per lei andare a segno in Serie A da ben 18 stagioni?

«Per me è una gran bella soddisfazione. Essere arrivati a 40 anni e continuare a giocare… Non me lo sarei aspettato dieci anni fa».

Su un’utopistica convocazione in Nazionale, Quagliarella ha dichiarato:

«Un Quagliarella a 40 anni potrebbe servire a Mancini come dirigente o collaboratore. Gli attaccanti in Italia ci sono, poi ci sono per tutti periodi migliori o peggiori in termini di gol. Non è semplice per nessuno fare l’attaccante con la maglia dell’Italia, ma quelli che ci sono hanno sicuramente le carte in regola per fare bene».

 

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