Il proprietario della Triestina: «Gli investitori statunitensi sono interessati al calcio italiano perché i club costano meno»

A Calcio e Finanza spiega che: «Il vero handicap in Italia sono le infrastrutture ma se si trova il modo di superare questo ostacolo le opportunità sono ottime»

Covid, monza

As Roma 22/10/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Monza / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: palloni

Il proprietario della Triestina Ben Rosenzweig racconta perché ha scelto di investire nel calcio italiano in un’intervista realizzata da Calcio e Finanza. Il trentaseienne ha acquistato la Triestina a luglio di quest’anno con il fondo Lbk Capital.

«Il motivo per cui gli investitori statunitensi sono così interessati al calcio italiano? Perché il vostro movimento è ampiamente sottovalutato, il costo dei club è inferiore se paragonato con quello di società oltre oceano o nel resto d’Europa. E questo potrebbe permettere nel medio termine la possibilità di un guadagno per chi vi investe risorse finanziarie. Il vero handicap in Italia sono le infrastrutture ma se si trova il modo di superare questo ostacolo le opportunità sono ottime»

La stessa Trieste avrebbe spinto Rosenzweig ad acquistare il club. «Eravamo interessati a realtà che stavano vivendo momenti complicati per poi sviluppare i migliori business plan per qualcosa che secondo noi può avere potenzialmente molto valore. Qui c’è ogni elemento per un successo durevole e sostenibile, al netto dell’aspetto sportivo».

«La gente in Italia dice che il calcio italiano ha molti problemi, ma paragonato per esempio con la Croazia, spesso i giovani che crescono in Dalmazia non aspirano a giocare nei club locali, ma vogliono venire in Italia, perché c’è la convinzione che qui i campionati siano più competitivi, gli allenatori siano migliori, così come lo sviluppo dei giocatori più veloce»

L’Italia, però, ha un serio problema, quello delle infrastrutture:

«Uno dei motivi principali per cui le società calcistiche italiane sono sottovalutate sta nel fatto che tutti sappiamo quanto sia difficile costruire un nuovo stadio nel vostro Paese. Sembrerei il classico americano superficiale se vi dicessi: ora che ho comprato il club in pochi anni costruiremo uno stadio nuovo di zecca e con quei soldi porto la società in Serie A in poco tempo»

Quindi la logica del suo investimento è piuttosto chiara: investire sull’Italia perché le società italiane hanno un costo accessibile e una grande potenzialità.

 

Correlate