Sotto il profilo societario questa quarta giornata dei gironi è un disastro, il Milan ha vinto col Psg e aumenta il vantaggio nel ranking

De Laurentiis ha perso due milioni e punti importanti per il Mondiale per club. Lo scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita.
Anche Aurelio De Laurentiis si chiede il perché stasera il suo club abbia buttato al vento quasi due milioni di euro, vale a dire la differenza fra il premio Uefa per il pari (900mila euro) e quello per la vittoria (2,8 milioni). Anzi visto sotto il profilo societario questa quarta giornata dei gironi è un disastro: il Milan ha vinto (contro un Psg decisamente più forte dell’Union) e dunque i punteggi in chiave qualificazione al Mundialito segnalano un passaggio decisamente a vuoto degli azzurri rispetto ai rossoneri.
Quando la palla comincia a girare lenta e tutti la chiedono fra i piedi invece di correre negli spazi, significa che il gioco si fa prevedibile. Stavolta Lobotka non riesce ad accendere il flipper e gli stessi Kvara e Raspa sbattono contro il muro di Berlino, che è organizzato e attento ma non certo insormontabile.
LE PAGELLE NAPOLISTE SULLA COPPIA GARCIA-DE LAURENTIIS
GARCIA E DE LAURENTIIS. Ohibò, che fine ha fatto il Violinista che secondo la stampa amica riesce a vincere con le sostituzioni? Chi l’ha visto? Stavolta ne fa quattro e tutte dal 77’ al 90’, anche se in campo erano vari gli azzurri boccheggianti. Abbiamo una sola certezza, Ilaria: che adesso, dopo aver pareggiato a Napoli, l’Union berlinese perderà almeno altre dodici partite. A questo punto sono curioso di vedere come finirà questa farsa della conduzione a due di Garcia più Adl dopo l’ennesimo chiarimento negli spogliatoi e finito alle ventidue e trenta passate. Come aveva scritto Max Gallo, questa è la stagione del giorno della marmotta. Tutto già visto – 5
Un Napoli afflosciato e totalmente privo di continuità che dà un’amara sensazione di precarietà e a tratti trasferisce sugli spettatori una languida noia. Il pareggio contro l’Union reduce da dodici sconfitte è assimilabile ad una sconfitta, anche perché abbiamo preso un gol da Paperissima con una squadra nettamente superiore a quella avversaria. Una squadra compatta, equilibrata e che abbia un senso non si proietta tutta in avanti quando sta vincendo: non c’è motivo per farlo. Oltre a ciò, non vedere che alcuni dei suoi giocatori erano ridotti allo stremo e andavano sostituiti prima, è da ciechi. Mi tuona in mente la frase di Spalletti: uomini forti, destino forte. Quest’anno sono più le volte che sembriamo uomini deboli, ma soprattutto sconclusionati e tristi – 5