Bonus Champions: il Napoli è la squadra italiana che incasserà di più
Il Napoli incasserà 12,4 milioni di euro. Segue l'Inter con 9,93 milioni, poi la Lazio con 8,83 milioni di euro e infine il Milan, che incasserà 3,56 milioni di euro.

Spielball, adidas, Symbolbild
La Uefa verserà ai trentadue club che partecipano alla Champions League un totale di 284,55 milioni di euro; 134,4 di questi per i risultati delle prime quattro giornate e i restanti 150,5 milioni per la prima parte del market pool.
Alle italiane toccheranno 34,7 milioni sia per il market pool, dato relativo al valore mercato della Champions in Italia, sia per i risultati delle prime quattro partite disputate.
Secondo le analisi di Calcio e Finanza, il club italiano che incasserà di più è il Napoli, a cui spettano 12,4 milioni di euro. La cifra è legata alla prima posizione in classifica della Serie A dell’anno scorso. Attualmente il Napoli è al secondo posto della classifica del Girone C, con due vittorie e l’unica sconfitta contro il Real.
Segue l’Inter, che guadagnerà 9,93 milioni di euro. Attualmente l’Inter è seconda nel Girone D, ed è la squadra italiana che ha ottenuto i risultati migliori nelle prime quattro partite: due vittorie e un pareggio. Ancora nessuna sconfitta per i nerazzurri.
Al terzo posto c’è la Lazio, che è terza nel suo girone, con un pareggio, una vittoria e una sconfitta, che incasserà 8,83 milioni di euro.
Infine c’è il Milan, che guadegnerà soltanto 3,56 milioni di euro. La cifra così bassa dipende dal quarto posto ottenuto in Serie A l’anno scorso e dal deludente percorso che i rossoneri stanno facendo in Champions: il Milan è l’ultima squadra del Girone F con soli 2 punti, la squadra ha collezionato due pareggi e una sconfitta e non è riuscita a realizzare neanche un goal. Se la situazione non dovesse migliorare sia in campionato che in Champions, Pioli potrebbe rischiare il posto in panchina.
“Il Milan, rimontato dal Napoli, è uscito dal Maradona con sentimenti opposti e non sono quelli piacevoli a prevalere. […] La consapevolezza di avere rischiato in 11 contro 10 il colpo in extremis di Kvaratskhelia, la fragilità dell’intera fase difensiva, i malumori di spogliatoio che affiorano, il disagio sempre più evidente di Leao e la quantità crescente di infortuni non ha prodotto l’annunciata intercambiabilità. Anzi, adesso che le assenze si moltiplicano, anche le soluzioni tecniche e tattiche diventano figlie dell’emergenza. Il campionato non è compromesso. Ma Pioli sa benissimo che non sarebbe un piazzamento tra le prime quattro a conservargli l’indulgenza di Gerry Cardinale. A muovere il giudizio sull’allenatore è la Champions in corso e non solo per ragioni tecniche: alla base della valutazione del lavoro dell’allenatore ci saranno anche le considerazioni economiche“.