So Foot sbeffeggia Grosso con un titolo alla Cambronne: “Grosso mer…”
Il tecnico del Lione alla ricerca della talpa: «guida un'auto fuori controllo. Preme tutti i pulsanti nella speranza di fermare la corsa folle e mortale”

Lyon's French head coach Fabio Grosso looks on during the French L1 football match between Brest and Lyon at the Francis Le Ble stadium in Brest, western France on September 23, 2023. (Photo by Fred TANNEAU / AFP)
So Foot sbeffeggia Grosso e la sua “caccia alle streghe” nel Lione, che è ancora al centro dell’attenzione mediatica francese. Il titolo dell’articolo è tutto un programma: Grosso merdo. Un titolo alla Cambronne, potremmo dire.
Già l’Equipe aveva impartito una dura lezioncina per la ridicola missione dell’ex tecnico del Frosinone che si è impelagato in una grottesca caccia alla talpa o alle talpe dello spogliatoio che hanno parlato molto male di lui.
Su Foot sottolinea come la situazione sia ridicola e preoccupante per l’Olympique Lione:
“Questa farsa grottesca è purtroppo rivelatrice del collasso dell’Olympique Lione che sta diventando sempre una assediata. L’Olympique Lyonnais sembra sempre più risucchiato dalla teoria del caos. E il suo allenatore sembra non sapere più su quale fronte condurre la battaglia.”
“Grosso dà l’impressione di guidare un’auto fuori controllo. Preme tutti i pulsanti e tutti i pedali nella speranza di fermare la sua corsa folle e mortale. I giocatori ovviamente stanno fuggendo dalle loro responsabilità, sia in campo che davanti ai media, e questo episodio conferma la volontà di far ricadere sull’allenatore la colpa del futuro incidente della retrocessione. Ma calandosi nei panni del commissario politico, Fabio Grosso non fornisce una soluzione, assume solo un ruolo e una postura. Il Lione così si prepara a una discesa ripida”.
“Ogni partita si preannuncia come una battaglia di Valmy. Il tecnico, impantanato in un crollo di cui certo non poteva sospettare la portata, dà quasi l’impressione di optare per la strategia della terra bruciata.”
“Queste indiscrezioni abilmente distillate illustrano uno scenario terribile: tutti vogliono salvarsi la pelle mentre il proprietario John Textor continua a negare la realtà.”
Scriveva L’Equipe:
“La ricerca della talpa è antica quanto la storia parallela del calcio e della stampa sportiva. È generalmente un sogno irrealizzabile e un errore. Ha ricordato la nazionale francese durante i Mondiali del 2010″.
“È un sistema abbastanza semplice; se in uno spogliatoio di 30 persone, tre di loro parlano di nascosto con altre tre persone e queste tre a loro volta parlano con altre tre persone nel quarto d’ora successivo, dopo mezz’ora ci saranno decine di fonti. Non è più una talpa da cercare, è un terreno fertile. Essendo ormai le informazioni che escono da uno spogliatoio il prodotto di fonti dirette e indirette, i giocatori a volte sono talpe che non sanno di esserlo”.
“Cercare la talpa è un errore perché lo spogliatoio si spezza sotto l’effetto dei reciproci sospetti, soprattutto quando è già disunito dalla sconfitta. Il Lione è lì e, con tre punti in nove giornate di Ligue 1, non è che avesse bisogno di un altro psicodramma quattro giorni prima della trasferta contro il Marsiglia”.