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Mourinho sull’orlo dell’esonero, Friedkin ha già contattato Flick (Corsport)

Se perde a Cagliari, è fuori. Il presidente voleva già cacciarlo dopo la sconfitta di Genova, Tiago Pinto riuscì a dissuaderlo

Mourinho sull’orlo dell’esonero, Friedkin ha già contattato Flick (Corsport)
Db Genova 28/09/2023 - campionato di calcio serie A / Genoa-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Mourinho sull’orlo dell’esonero, Friedkin ha già contattato Flick. Lo scrive Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport.

Il destino di Mourinho legato a una sola partita: se perde a Cagliari rischia il licenziamento Friedkin avrebbe già bloccato il sostituto: Flick

Dan Friedkin avrebbe voluto cacciarlo subito dopo la sconfitta di Marassi, ovvero nella settimana della Ryder Cup, l’evento che l’aveva spinto a ripresentarsi a Trigoria. Solo l’intervento di Tiago Pinto riuscì a evitare – almeno temporaneamente – quella che si può considerare un’autentica follia tecnico-ambientale.

Friedkin avrebbe già contattato il sostituto di Mourinho, all’insaputa – pare – dello stesso Pinto: dalla Germania filtra con insistenza il nome di Hans-Dieter Flick.

Una situazione assurda e paradossale, se si considerano i miracoli compiuti negli ultimi due anni dall’allenatore portoghese, amato e seguitissimo dalla tifoseria: giovedì, col Servette, l’Olimpico ha registrato il trentasettesimo esaurito tecnico consecutivo con 57mila presenze (6mila biglietti non erano stati posti in vendita).

MOURINHO RACCONTA MOURINHO

Quando incontrate qualcuno che deride Mourinho, gli dà del bollito, o ne parla con sufficienza, drizzate le orecchie e mettetevi in guardia. In una parola: diffidatene. Se siete violenti, picchiate. Non avrete di che pentirvi. Se il vostro interlocutore è un fautore del calcio contemporaneo, allora lasciate stare: non infierite, il destino è già stato crudele con lui.

Di ascoltare José non ci si stanca mai. Ah se De Laurentiis avesse portato a Napoli… È possibile ascoltarlo a Sky, intervistato da Federico Buffa e Federico Ferri.

Parla di tante cose ma c’è un episodio – nella prima puntata – che non possiamo non riportare. Racconta il gol che gli ha cambiato la carriera e quindi la vita. La rete con cui al 90esimo eliminò il Manchester United di Ferguson a Old Trafford. All’andata il Porto aveva vinto 2-1 e al ritorno aveva segnato Scholes. Valeva la regola dei gol in trasferta in caso di pareggio e quindi era qualificato il Manchester. Poi, l’arbitro fischia una punizione ai 25 metri.

Mourinho lo racconta così.

«In panchina erano tutti angosciati. Io avevo un giocatore formidabile sui calci da fermo: Ricardo Fernandes. Lo mando in campo e gli dico: “se abbiamo una punizione, tirala tutti, allontana tutti e tirala tu”. L’arbitro fischia punizione e vedo Ricardo che si allontana. McCarthy gli ha detto: “vattene che tiro io”. E io penso: “mamma mia”. Poi guardo la barriera e Costinha, secondo le mie indicazioni, doveva stare in barriera a dar fastidio ai calciatori dello United. E invece è in mezzo all’area. E io penso: “mamma mia, che indisciplina”. Poi McCarthy calcia la punizione, il portiere respinge e Costinha fa gol».

Di Mourinho resterrà impressa la lunga corsa lungo la linea laterale. Era il 9 marzo 2004: la sera in cui nacque il mito di José Mourinho.

Che nell’intervista dice tante altre cose. Anche e soprattutto sul ruolo dell’allenatore. E sulle cose che accadono anche quando gli allenatori non hanno fatto nulla per farle accadere.

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