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«Le plusvalenze le fanno tutti, la Juve è stata stupida, pensava di essere intoccabile» (France Football)

Con L’Equipe si sono riletti tutte le inchieste. “Agnelli e Paratici esageravano, era diventato un sistema rozzo e industriale”

«Le plusvalenze le fanno tutti, la Juve è stata stupida, pensava di essere intoccabile» (France Football)
Juventus FC sports director Fabio Paratici (L) and Juventus FC chairman, Andrea Agnelli (R) attend the Italian Serie A football match Parma vs Juventus on August 24, 2019 at the Ennio-Tardini stadium in Parma. (Photo by Marco Bertorello / AFP)

Così fan tutti. Lo diceva persino Abodi. Solo che la Juve s’era fatta prendere dalla mania dell’intoccabilità e allora lo faceva più di tutti. In maniera spudorata. E per questo s’è fatta beccare. E’ il sunto estremo del lungo articolo che France Football, con L’Equipe, dedica alla storia delle plusvalenze bianconere e alla caduta di Agnelli, Nedved e Paratici.

Il giornale francese si è riletto tutte le carte delle inchieste, e ripercorrendo la vicenda ha poi ascoltato anonimamente qualche insider.

In via ufficiosa, un ex direttore generale di tante storiche squadre francesi ammette: “Francamente lo fanno tutti. Ma non bisogna farlo così stupidamente come la Juve. Era diventato un sistema rozzo e industriale”.

La plusvalenza “è un atto di equilibrio, con vantaggi e svantaggi da ogni parte, a seconda di ciò che ci si addice. Ci adattiamo per aggirare le regole di gestione. Se sei un po’ intelligente, il rischio è relativamente basso. Non dà fastidio a nessuno, anzi fa comodo a tutti”, dice un altro direttore sportivo francese. Compresi ai giocatori mandati qua e là, ridotti a pura merce: “Non si rendono conto di quello che sta succedendo. E se prendiamo la Juve, non si può rifiutare. Il giocatore non perde stipendio e guadagna reputazione, l’agente ha una buona provvigione…”.

Il problema, per un amministratore delegato i club francesi, è che “i club continuano a vivere al di sopra delle proprie possibilità”.

Paratici, Nedved e Agnelli sono caduti in disgrazia. “Agnelli – scrive France Football – già duramente colpito dal fallimento della Superlega, espulso dalla holding di famiglia, è scomparso dal panorama”.

Dava lezioni qua e là e il piccolo mondo del calcio gli mostrava chi comandava. Non lui, in questo caso. Gli scandali spesso avvengono per imprudenza, quando pensi di essere intoccabile. Ma resterà un incidente nella storia della Juve”.

Per una delle fonti del giornale, la vicenda Calciopoli insegna che il calcio ha questo vantaggio unico nel mondo degli affari: non muore mai. I suoi attori possono fare tutte le cose stupide del mondo, lui è la fenice permanente”.

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