Il Napoli aveva due giorni di riposo in più della Fiorentina
Il Messaggero ricorda che la disfatta del Napoli contro i viola arriva nonostante la formazione di Italiano avesse giocato giovedì in Conference

Db Napoli 08/10/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: delusione Napoli
Napoli-Fiorentina 1-3. Stavolta finisce tra i fischi. L’8 ottobre 2023 rischia di passare alla storia del Napoli come il giorno dell’abdicazione. A quelli un po’ in là con gli anni ha ricordato Napoli-Sampdoria 1-4 (quella di Vialli e Mancini) della stagione 90-91, dopo il secondo scudetto. Quel giorno fu chiaro a tutti – anche agli ottimisti più ostinati – che il ciclo di Maradona era finito. È un concetto prematuro parlare di fine ciclo, lo ammettiamo, ma il campo ha parlato in maniera inequivocabile. La Fiorentina di Italiano ha impartito una lezione di calcio al Napoli di Garcia e solo una discreta dose di autolesionismo dei viola ha impedito che il punteggio fosse più largo e fatto sì che il match restasse in bilico più o meno fino all’ultimo. Fino al 3-1 di Gonzalez all’89esimo.
In campo si è vista da un lato una squadra organizzata, che sapeva perfettamente cosa fare, e dall’altro una formazione sfilacciata, incapace di trovare adeguate contromisure ma che poteva contare su qualità individuali superiori. Una sorta di Napoli-Real Madrid al contrario in cui è stato il Napoli a recitare il ruolo del Madrid. E infatti Osimhen (prima di essere sostituito) ha sfruttato uno dei pochissimi errori viola e si è conquistato e ha realizzato il rigore dell’1-1.
Il Messaggero ricorda che la Fiorentina aveva anche due giorni di riposo in meno degli azzurri dagli impegni europei
Il (doppio) passo indietro dal punto di vista della prestazione è evidente: gli azzurri ( in campo con la maglia di Halloween) non danno mai la sensazione di poter mettere alle corde i viola che hanno due giorni in meno di recupero, dopo gli impegni europei, rispetto al Napoli