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Il Consiglio dei Saggi di Garcia: non c’è neanche un attaccante? (Corsport)

Il quotidiano si diverte con l’idea di Garcia che tanto attira i tifosi. La curiosità sarebbe la mancanza di attaccanti che poi risolvono i problemi

Il Consiglio dei Saggi di Garcia: non c’è neanche un attaccante? (Corsport)
Mg Bologna 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Bologna-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Rudi Garcia

Il Consiglio dei Saggi di Garcia. Il Corriere dello Sport gioca con l’argomento con divertissement a firma Antonio Giordano.

Il Napoli il suo Consiglio dei Saggi l’ha istituito, perché a Garcia piace questa gestione democratica e condivisa del tempo, una chiacchierata per annusare l’aria o semplicemente per scambiarsi un’opinione.

ci sarebbe soprattutto, esclusivamente, la colonna vertebrale della rifondazione, uomini che hanno un passato fatto e finito (Zielinski, Meret e Mario Rui per longevità); una personalità solida in una squadra che a volte pare “liquida” (Rrahmani e Juan Jesus); e infine i leader, e sì ci vogliono, il capitano (Di Lorenzo) e uno dei personaggi più autorevoli, peraltro assai vicino all’allenatore per averlo conosciuto in epoca non sospetta (Anguissa).

Era circolato il nome di Politano – aggiungiamo noi -, potrebbe essere lui l’unico calciatore offensivo del consiglio.

E però, volendo giochicchiare con l’argomento, in attesa che Garcia renda noto, così per assecondare la legittima curiosità, i componenti del collegio, un aspetto balza agli occhi: in questo consiglio ristretto, ci sono (ci sarebbero) un portiere, quattro difensori e due centrocampisti: neanche un attaccante, il più saggio dei calciatori, quello che in genere rimuove qualsiasi assemblea con un gol e salva il consiglio. 

LE FRASI DI GARCIA

«Voi siete giornalisti seri, quando ci sono stupidaggini basta non riprenderle. Io parlo con i miei giocatori individualmente, collettivamente, ho creato un consiglio dei saggi con i leader, spesso è l’allenatore che chiama i giocatori per parlare di qualcosa piè che i giocatori che sollecitano l’allenatore, dovrebbero farlo di più. Non è stato così a Napoli». 

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