Garcia a Berlino conferma la formazione di Verona (Corsport)

Raspadori, Cajuste e Mario Rui dovrebbero essere titolari anche in Champions dopo la vittoria in campionato

raspadori Garcia

Db Dimaro (Tn) 24/07/2023 - amichevole / Napoli-Spal / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giacomo Raspadori

Garcia conferma la formazione di Verona, scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.

La formazione dovrebbe essere uguale a quella del Bentegodi.

Se hai Raspadori (l’81) e Simeone (il 18) è così che va: e quando sabato a Verona l’ha cominciato l’italiano, alla sua prima da centrale, lo stupore s’è avvertito. Era stato tante cose prima, esterno di destra o di sinistra, a partita in corso anche sottopunta o mezzala; poi, all’improvviso, la scelta più normale, che ha avuto effetti tecnici, perché Raspadori ha incantato con il suo talento, ci è andato di assist per Politano, ci ha riprovato con Cajuste, ha fatto cose che ha nelle corde e che restano lì, nel dualismo, ad avere la loro portata: ma in casi del genere, con Simeone che pure è uomo da sedici metri, è chiaro che apparentemente resti il cinquanta percento per ognuno ma sotto sotto, Raspa sia un filino avanti.

Anche Mario Rui dovrebbe essere confermato al posto di Olivera.

Mario Rui a sinistra può essere un fattore più di Olivera, che invece con i suoi centimetri può tornare utile nella sfida con il Diavolo: la fatica di Verona è stata relativa – un’ora e qualche minuto – e la fascia potrebbe essere assegnata al portoghese, che per carattere non ha paura delle nottate così speciali e ad alto contenuto emozionale.

LA CONFERENZA DI GARCIA

Conferenza di Garcia alla vigilia di Union Berlin-Napoli (Live). Il Napoli in classifica ha tre punti frutto di una vittoria a Braga e della sconfitta casalinga contro il Real Madrid. L’Unione Berlin – reduce da otto sconfitte di fila – è a zero punti: ha perso sia a Madrid, nel finale, sia in casa contro i portoghesi del Braga.

Le dichiarazioni di Garcia:

«Sappiamo che la storia recente di Union Berlin è stata bella, non era prevista per loro qualificarsi per la Champions dopo la promozione in Bundesliga. Se la sono meritata. Adesso mi interessa il loro presente, sono in un momento difficile ma hanno buoni giocatori, ne conosciamo alcuni, penso a Bonucci. Ma non solo».

Condizione fisica.

«Anche 95 minuti ci sono da giocare, saremo pronti. In Champions non c’è mai bisogno di motivare. Abbiamo cominciato bene a Braga, poi abbiamo perso col Madrid. L’obiettivo è riprendere punti».

È cambiato qualcosa mentalmente? Gruppo molto molto unito.

«È vero, è così, non solo a Verona. Dall’inizio della stagione, anche se abbiamo avuto momenti complicati, i giocatori danno il meglio. A Verona non era facile vincere giocando alle tre del pomeriggio, giocando tre giorni prima una partita di Champions, sono contento del modo in cui ci siamo mossi. Anche se abbiamo fatto solo il nostro. Nessun catastrofismo dopo la Fiorentina, nessuna euforia dopo Verona. Loro sono bravi in contropiede, aspettano i tuoi errori, sono una squadra fisica».

«Dubbi di formazione ne ho pochi, la notte porta consiglio. Berlino non la conosco, conosciamo solo stadi e aeroporti, in pensione ci rifaremo».

Garcia: «È così, bisogna essere misurati (si riferisce al catastrofismo e all’euforia). Guardiamo avanti, le partite non sono mai vinte prima di giocarle».

«Tousart non so se ha avuto difficoltà, è un giocatore che dà l’anima per la squadra, pensa solo alla squadra, è forte fisicamente, gioca semplice. È un giocatore amato dagli allenatori, si può andare in guerra con lui».

«Bonucci, è un grande giocatore, ha fatto parte del periodo della Juventus in cui hanno dominato il calcio italiano. Ho cercato di contrastarli con la Roma. Ha fatto benissimo anche con la Nazionale».

Ai nostri tifosi.

Garcia: «A Verona è stato bellissimo, quasi tutta una curva di tifosi nostri, ci hanno spinti, incoraggiato. Ho letto che chi viene a Berlino si è fermato a Verona per vedere la partita, è anche un impegno economico per chi fa le trasferte. Ammirazione per i tifosi. La finale del 2006 non me la ricordo».

«È una doppia sfida molto molto importante, vogliamo vincere domani e almeno rimanere secondi. Giochiamo due volte con l’Union Berlin. Domani siamo motivati per fare in modo di vincere qui. Fuori casa non è semplice ma se siamo al nostro livello pià alto, possiamo sperare di vincere ma prima lottarla, giocarla e stare attenti a questa squadra che ha delle qualità».

 

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