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Euro 2032 in Italia e Turchia, Christillin: «è cosa fatta»

Christillin: «gli Europei 2032 saranno assegnati a Italia e Turchia, è cosa fatta». Domani l’annuncio ufficiale della decisione

Euro 2032 in Italia e Turchia, Christillin: «è cosa fatta»
Db Milano 23/09/2019 - The Best FIFA Football Awards / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Evelina Christillin

Evelina Christillin, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, si dice del tutto sicura dell’assegnazione degli Europei 2032 ad Italia e Turchia. Si attende l’annuncio dell’ufficialità di tale decisione, in programma proprio nella giornata di domani. 

Queste le dichiarazioni del membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa: 

«No, domani non ci sarà nessuna sorpresa, gli Europei 2032 saranno assegnati a Italia e Turchia, è cosa fatta. Si è lasciato campo libero a Gran Bretagna e Irlanda per il 2028 e di conseguenza è stato deciso e condiviso il via libero per Italia e Turchia per Euro 2032Domani è previsto il voto, saremo a Nyon, ci sarà una breve presentazione fatta dalla nostra delegazione composta dal presidente Figc Gravina, da Gigi Buffon e da Ilaria D’Amico. E poi si lavorerà per gli stadi».

Christillin poi chiarisce:

«Solo cinque città potranno ospitare l’Europeo. È un accordo preso in sede Uefa dalle federazioni italiana e turca, anche se non c’è ancora una scelta definitiva sulle cinque città. Ci sarà una specie di contest: un modo per mettersi in gara per ristrutturare o fare del tutto nuovi degli stadi, che sono il problema principale dell’Italia. Italia e Turchia sono due candidature gradite all’Uefa, il problema italiano riguarda proprio gli stadi. Ci sarà una specie di messa in gara delle dieci città, che dovranno presentare i loro progetti entro al fine del 2026. Vedremo quali saranno le cinque finaliste». 

E sulla delicata questione relativa alla violazione dei diritti umani in Turchia aggiunge:

«In questo senso non penso ci saranno ulteriori ripercussioni. Non dimentichiamo che in Turchia c’è stata l’ultima edizione della finale di Champions League. I rapporti sono stati continui e cordiali anche dal punto di vista extrasportivo. E poi guardate cos’è successo in Uefa e Fifa con la decisione di far rigiocare le squadre juniores Under 17 di nazionalità russa: si cerca con lo sport di andare oltre lo sport, di costruire ponti e non delle barriere. Credo che questa doppia candidatura possa favorire dei buoni rapporti attraverso lo sport anche in altri campi ben più importanti». 

 

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