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Volandri a Fognini: «Ingrato. Mi ha chiamato il suo staff per dirmi che è in pessime condizioni»

Volano gli stracci in Nazionale: «Nelle ultime apparizioni, ha inanellato ritiri e problemi fisici. Il suo rendimento non è da Coppa Davis»

Volandri a Fognini: «Ingrato. Mi ha chiamato il suo staff per dirmi che è in pessime condizioni»
Db Bologna 16/09/2022 - Coppa Davis / Italia-Argentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Fabio Fognini-Simone Bolelli-Filippo Volandri

Clima sereno in Coppa Davis. L’esclusione a sorpresa di Fabio Fognini aveva provocato la reazione dell’ex numero uno azzurro: «Sono stato escluso senza spiegazione, scelta poco rispettosa». Il Corsera oggi ha insinuato il dubbio che Fognini abbia pagato la sua vicinanza a Barazzutti potenziale candidato alla guida della Federtennis.

Oggi Filippo Volandri, ct della Nazionale di Davis, risponde duramente a Fognini, definendo ingrate le sue parole.

Mi dispiace leggere le parole di Fabio Fognini, per la scelta dei toni e dei termini, sopra le righe, che riserva non solo al sottoscritto, ma anche a un team che lo ha sempre sostenuto e a una federazione che ne ha sempre accettato virtù e debolezze. Trovo le parole di Fabio profondamente ingrate.

Il suo rendimento negli ultimi tre mesi non rispondeva ai criteri che, a mio parere, vanno soddisfatti per ottenere una convocazione in Davis.

Mi rendo conto che il mio ingresso da capitano di Coppa Davis possa aver minato le sue sicurezze: sotto la mia gestione è sempre stato trattato come gli altri, e capisco che ne abbia potuto risentire. Ora, al netto delle modalità con cui ha deciso di raccontare questa storia, che non mi sorprendono anche se mi sarei aspettato, ripeto, un minimo di rispetto in più per la squadra, più che per me, va ristabilita la verità dei fatti – ha puntualizza Volandri -. Nelle ultime sue apparizioni, Fognini ha inanellato ritiri e problemi fisici. Il suo rendimento negli ultimi tre mesi non rispondeva ai criteri che, a mio parere, vanno soddisfatti per ottenere una convocazione in Davis: massima integrità fisica e altissime motivazioni”.

“Fabio ha accusato problemi al pettorale e al tendine del piede, che gli hanno compromesso il torneo di San Marino e lo hanno costretto al ritiro a Como – ha raccontato il capitano azzurro ricostruendo gli ultimi mesi e spiegando le scelta di non convocarlo -. Tanto che, mentre ero a New York, ho ricevuto la telefonata di un membro del suo staff medico che già in quel momento mi parlava di un Fabio in pessime condizioni. A quel punto, a proposito di motivazioni, ha deciso di mettere il suo recupero prima di ogni altra cosa, nazionale compresa, motivo per cui ha scelto di giocare a Genova, all’aperto e sulla terra, a dispetto di una Davis che a Bologna si gioca sul duro e al coperto. Nonostante gli sia stato proposto uno staff federale, con tecnici, preparatori atletici e medici a sua disposizione, proprio per tentare di recuperarlo. Dunque, ho rispettato la sua volontà ma non mi ha lasciato scelta, questa è la verità”.

“Ripeto, auguro a Fabio di tornare ai livelli che gli appartengono e continuo a ringraziarlo per quello che ha fatto in passato in Coppa Davis. E’ l’ultima volta che affronto pubblicamente questo argomento; siamo alla viglia di un appuntamento importante, molto più dei nostri destini personali, perciò dobbiamo concentrarci tutti sull’obiettivo”.

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