Ligabue: «Totti mi ha detto che se giocasse mi dedicherebbe un gol»

Il cantautore parla alla Gazzetta della sua Inter, ma anche del calcio che trasuda il suo nuovo album “Dedicato a noi”

Ligabue

Db Milano 15/12/2016 - trasmissione Tv 'X-Factor' finale / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Luciano Ligabue

La Gazzetta dello Sport ha intervistato oggi Luciano Ligabue che partirà in tournée il 9 ottobre all’Arena di Verona con il tour in cui lancia il nuovo album “Dedicato a noi”. Approfittando del lancio del disco si commenta la partenza Champons della sua Inter domani a San Sebastian.

«La Champions vive tanto sugli episodi. Poi contano mentalità e condizione. Il City riparte da favorito. Dico che Marotta, Ausilio e Bacci, con dei limiti di budget, hanno fatto un bel lavoro»

“Dedicato a noi” si chiama il suo album e Antonio Conte lo vive come un mantra. E tanti allenatori lo evocano nel rapporto con la squadra. 

«Ho sempre creduto nell’idea di fare squadra. La gestione dell’ego dei calciatori è complessa. Conte sì, ma con Lukaku fece un’eccezione»

C’è il Noi nell’Inter di oggi? 

«Sicuramente, sennò in finale di Champions non ci arrivava. E mi piace Inzaghi da subito. Si è sempre espresso più attraverso il calcio che nelle conferenze. E si è tolto qualche sassolino»

La celebre Vita da mediano oggi chi vede come interprete?

«Oggi è Calhanoglu. Anche se, vedendolo giocare, mi viene da dire che è Barella, quello con lo spirito che intendo io. Poi Frattesi. L’Inter ha un centrocampo fortissimo e, se Acerbi si ripete, pure una gran difesa. Lautaro e l’attacco, ma Thuram può essere la rivelazione e Arnautovic ha voglia. I ragazzi sono in forma e in fiducia, la rosa è profonda»

In chiusura si ricorda l’attacco del singolo uscito dell’album Una canzone senza tempo” in cui il cantautore di Correggio ha voluto fare un omaggio a Totti. «Perché se è vero che Roma è la Città Eterna, allora è proprio lì che il tempo ha un altro valore, nonostante i cambiamenti. Ed è proprio Roma, con i suoi difetti, certo, ma con tutto il suo incanto a essere la cornice più giusta per una storia senza tempo», ha spiegato lo stesso Ligabue

Lo ha avvertito? 

«Non ancora, ma mi ha già ringraziato dicendo che se giocasse mi dedicherebbe un gol. Mi ha detto mia moglie che quando arrivò a un mio concerto ci fu il panico. Amo le bandiere e lui lo è stato. Quel brano parte da due persone che si ritrovano in una trattoria romana e le prime cose che vedi sono le foto di Totti. È realistico»

 

 

 

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