La F1 sa che lui ha ragione ma non ha mai cambiato la classifica. Anche Ecclestone lo sa. «Del resto la Lazio aspetta dal 1915»

“E se il 2008 sembra tanto lontano, considerate che lo scudetto che ancora rivendica la Lazio è del 1915″. Si conclude così il pezzo che il New York Times dedica allo scandalo Massa, il pilota della Ferrari scippato d’un titolo mondiale per salvaguardare la tenuta della Formula 1.
Massa ha raccontato la sua storia in lungo e in largo in questi anni, e non ha mai mollato: adesso ha chiesto ad un tribunale britannico di ribaltare quel risultato ingiusto. La vicenda è nota: nel 2008 Massa perse il campionato per un solo punto, grazie ad un incidente volontario: a Singapore Massa era al primo posto fino a quando Nelson Piquet Jr. non è andato a sbattere per provocare una safety car e il recupero del suo compagno di squadra Fernando Alonso. Alla fine della stagione Massa finì secondo per un punto dietro a Lewis Hamilton.
Piquet ha poi confessato, e dopo un’indagine il team Renault di Alonso fu giudicato colpevole di cospirazione per truccare la gara e alcuni dirigenti del team furono sospesi. Ma la F1 non ha mai voluto annullare la gara e rimettere mano alla classifica finale.
Bernie Ecclestone, che era a capo della Formula 1, ha dichiarato in un’intervista dello scorso marzo di aver saputo dell’incidente intenzionale di Piquet ben prima della sua confessione pubblica ma che aveva scelto di non agire: “Abbiamo deciso di non fare nulla, volevamo proteggere lo sport e salvarlo da un enorme scandalo”.
“Se tutti aprissero le porte, la Formula 1 sarebbe nel caos”, ha detto lo scorso fine settimana Toto Wolff, l’attuale capo del team Mercedes.
Massa ha continuato a guidare in Formula 1 fino al 2017 ma non è mai riuscito a vincere il titolo. Hamilton invece quello è stato il primo degli otto da record, che condivide con Michael Schumacher. Ecclestone nell’intervista disse anche: “Michael Schumacher è ancora l’unico campione del mondo da record. Anche se le statistiche dicono il contrario”.
La Formula 1 ha successivamente riconosciuto che la sentenza era un errore, ma ha rifiutato di modificare la classifica. E per il New York Times se Massa vincesse la causa “anche altri titoli contestati potrebbero essere rimessi in discussione”. Ad esempio la vittoria di Max Verstappen nel 2021.
“Non è la prima volta che vecchi titoli sportivi restano controversi anche molto tempo dopo essere stati aggiunti ai libri dei record”, conclude il Nyt. C’è, appunto, la Lazio che aspetta giustizia dal 1915.