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De Laurentiis: «Spalletti ha detto che era molto stanco, ha preso un impegno verso il Napoli e i tifosi»

Leggera stoccata del presidente al tecnico: «Non ho battuto ciglio per riconoscenza, ma avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto».

De Laurentiis: «Spalletti ha detto che era molto stanco, ha preso un impegno verso il Napoli e i tifosi»
Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Napoli

Nel comunicato pubblicato sul sito del Napoli, il presidente De Laurentiis dichiara che la clausola Spalletti è una questione di principio, non di vil denaro e richiama il calcio italiano alle sue responsabilità. Il calcio, scrive, deve smetterla di essere dilettantistico: non possono essere le deroghe le regole che reggono un impianto che è molto simile a quello di un’impresa. La Figc è stata superficiale nel non saper gestire i suoi rapporti con un suo dipendente, Mancini, e a ritrovarsi a poche settimane dagli impegni europei senza un commissario tecnico.

Ma De Laurentiis va oltre e lancia la stoccata a Spalletti. L’allenatore, scrive, mi ha chiesto di lasciare il Napoli perché era stanco e io l’ho accontentato. Quella clausola è anche nel rispetto dei tifosi. Una piccola nota di rancore, per così dire, insomma, di ripicca, o quanto meno di fastidio, dalle parole di De Laurentiis traspare.

De Laurentiis scrive:

«Luciano Spalletti, pur avendo un ultimo anno di contratto con il Napoli, dopo aver vinto lo scudetto ha manifestato la volontà di prendersi un periodo di distacco dall’attività di allenatore poiché “molto stanco”. Per riconoscenza per il lavoro fatto, non ho battuto ciglio anche se avrei potuto chiedergli il rispetto del contratto. Gli ho quindi dato la possibilità di prendersi questo lungo periodo di riposo».

Di conseguenza, il Napoli ha avuto una necessità: trovare un nuovo allenatore. In tempi stretti, aggiungiamo noi.

«Conseguentemente sono andato alla ricerca di un allenatore che potesse sostituire Spalletti, che fosse una persona di grande esperienza e prestigio. Sono molto contento di aver individuato Rudi Garcia che farà certamente un ottimo lavoro. Tornando a Spalletti, ascoltando la voce ed il sentimento dei milioni di tifosi del Napoli che sentono un profondo legame con l’allenatore della squadra Campione d’Italia, nel concedergli la possibilità di non adempiere al suo contratto, ho chiesto garanzie sul rispetto di questo periodo sabbatico, inserendo una penale nel caso in cui il suo impegno fosse venuto meno».

La Figc ora vuole Spalletti, continua De Laurentiis, ma è incoerente a chiedere a me di accollarmi la spesa. Non ci si può fermare di fronte a questo. La clausola è anche un impegno che Spalletti ha preso verso tutti i tifosi del Napoli, non solo verso il club.

«E se la scelta cade giustamente su Spalletti, grande allenatore con 25 anni di esperienza ad alto livello, che ha espresso il calcio migliore d’Europa nell’ultima stagione, offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente. Per il Calcio Napoli tre milioni non sono certo molti, e per Aurelio De Laurentiis sono ancora meno. Ma la questione nel caso di specie non è di “vil denaro”, bensì una questione di principio, che non riguarda solo il Calcio Napoli, ma l’intero sistema del calcio italiano, che deve spogliarsi del suo atteggiamento dilettantistico per affrontare le sfide guardando al rispetto delle regole delle imprese, delle società per azioni, del mercato. Ma fino a quando si consentirà che la “regola” sia la “deroga” il sistema calcio non si potrà evolvere e continueranno a esserci i casi “Spalletti” come continueranno a esprimersi “autorevoli” commentatori che non conoscono come vada gestita in modo sano un’impresa».

 

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