La grande fuga dal Napoli: da Spalletti a Giuntoli a Kim, il malessere della vittoria (Gazzetta)
È il film dell'estate: la grande fuga dal Napoli. Nessuno è insostituibile, però è curioso che molti siano scesi dal carro dei vincitori

Db Napoli 07/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Cristiano Giuntoli
La grande fuga dal Napoli, scrive la Gazzetta dello Sport
«La grande fuga» suona bene come titolo di un film, non a caso ne risultano diversi intitolati così, e Aurelio De Laurentiis, uomo di cinema, comprenderà l’accostamento. Quest’estate, nelle arene all’aperto del Golfo, si proietta «La grande fuga dal Napoli». Vinto lo scudetto, è iniziato il fuggi fuggi. Il primo ad andarsene è stato Luciano Spalletti, l’allenatore, uomo inquieto per natura e forse deluso dalla gestione societaria del trionfo. A seguire Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo: come si fa a dire di no alla Juve, tanto più a una Juve da ricostruire, situazione ideale per modellare la materia a modo proprio? Quanto a Kim, il gigante coreano irriso un anno fa con l’ironia tabagista delle Marlboro, delle Camel e delle Kim, è tutta colpa della clausola. Il Bayern sta per bonificare i 58 milioni della postilla liberatoria e se lo porterà via.
La Gazzetta ricorda anche l’addio di Formisano, “nome ignoto alle masse, ma responsabile del marketing, dipartimento cruciale per lo sviluppo di una società calcistica moderna”. Si cita l’ingresso in società della figlia di Adl Valentina, non del di lei compagno Antonio Sinicropi.
Gente che va chiama gente che viene, nessuno è insostituibile, però è curioso che molti siano scesi dal carro dei vincitori. Il malessere della vittoria.