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Carnevali, il divo del mercato: tiene in scacco mezza Serie A in perenne diretta televisiva (Libero)

Non rifiuta mai interventi ai microfoni, apre aste, presunte o reali, fissa i prezzi e porta sempre l’acqua al mulino del Sassuolo

Carnevali, il divo del mercato: tiene in scacco mezza Serie A in perenne diretta televisiva (Libero)
Bologna 15/05/2022 - campionato di calcio serie A / Bologna-Sassuolo / foto Image Sport nella foto: Giovanni Carnevali

Su Libero, Claudio Savelli scrive di Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo. Da diverse stagioni fa ammattire i colleghi a caccia dei suoi giocatori. Ora per Frattesi vuole 35 milioni e, dal Milan all’Inter fino a Roma e Juve, non taglia fuori nessuno.

“Giovanni Carnevali sembra uno di quei cantanti da hit estiva: si eclissa durante l’anno per preparare il tormentone da ombrellone, che paga bene assai. Non c’è estate che non diventi virale, che non sia il divo sul palcoscenico del mercato”.

Stavolta, la canzone di Carnevali è dedicata a Frattesi, conteso in Italia e in Europa.

“Chissà se è davvero così desiderato, ma il mistero tiene in piedi uno show in perenne diretta televisiva. Non c’è volta che Carnevali rifiuti un intervento ai microfoni perché un ritornello, per entrare nella testa, va canticchiato: «Frattesi costa 35-40 milioni» e, beh, «se qualcuno arriva con questi soldi chiudiamo anche stasera». Nessuno parla più di Carnevali perché nessuno ha la stessa capacità di non fare danni ma di tirare acqua al proprio mulino. La dialettica dell’amministratore delegato del Sassuolo è stata allenata per quasi dieci anni nell’oasi calcistica all’ombra della proprietà Mapei e della famiglia Squinzi. Sassuolo sta stretta a giocatori e allenatori, ma non ad un dirigente che può lavorare senza l’angoscia dei risultati: via i due migliori ogni estate e, con la metà dei soldi incassati, dentro una manciata di talenti da svezzare. È un circolo virtuoso che si alimenta soprattutto grazie alle aste, vero o presunte, attorno ai giocatori”.

La base, scrive Savelli, è sempre la stessa: “i giocatori neroverdi sono i più desiderati, quindi i migliori“. Su Frattesi sembra che ogni giorno sia in vantaggio una squadra diversa

“perché ce la mette Carnevali. Prima era la Juventus, poi la Roma, poi l’Inter, forse subentra il Milan, ora di nuovo la Roma. Tutte cercano un centrocampista, Carnevali lo sa e sfrutta la cosa anche perché il suo è l’unico italiano sul mercato, e il made in Italy è tornato di moda. Il prezzo che chi compra vorrebbe tenere segreto viene sbandierato in pubblico da chi vende, così mezza serie A, che è povera e senza soldi, è in scacco. Questo stallo alla messicana alimenta il nervosismo e dovrebbe indurre qualcuno a rompere gli indugi”.

Lo scorso anno ha fatto lo stesso con gli attaccanti: tutti volevano quelli del Sassuolo. Poi Scamacca è finito al West Ham e Raspadori al Napoli, mentre Traorè è andato al Bournemouth.

“Tutti e tre a più di 20 o 30 milioni, i prezzi annunciati da Carnevali”.

Prima ancora fu la volta di Locatelli e Boga, Sensi e Duncan, Politano e Demiral, Defrel e Acerbi, finiti nelle grandi d’Italia senza un euro di sconto.

“Carnevali discende dalla scuola Galliani dei dirigenti tentacolari, in prima linea sia in azienda sia sul mercato. L’ideale nelle società con proprietà familiari”.

Non ha mai lasciato il Sassuolo.

“Sarebbe interessante vederlo all’opera altrove per capire se lo show funziona anche in una big. Intanto, le big le ha in platea”.

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