Stan Smith: «Ho vinto Wimbledon ma ormai per tutti sono solo una scarpa»
E' stato per Adidas quello che Michael Jordan è stato per Nike. Al Venerdì racconta che una volta persino Madonna gli chiese un autografo sulle scarpe
BOSTON, MASSACHUSETTS - SEPTEMBER 24: Stan Smith during the UPS Tennis clinic at Boston Athletic Centre during Day 1 of the 2021 Laver Cup at TD Gardens on September 24, 2021 in Boston, Massachusetts. Carmen Mandato/Getty Images for Laver Cup/AFP (Photo by Carmen Mandato / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
«Una volta Hugh Grant era seduto qualche fila davanti a me nel Royal Box di Wimbledon. A un certo punto si è girato e mi ha detto: “La prima volta che ho baciato una ragazza avevo ai piedi le tue scarpe”».Stan Smith è per Adidas quello che Michael Jordan è stato per Nike. Una scarpa. Una scarpa venduta in svariati milioni di esemplari. Nel caso di Smith il destino, causa il passare delle generazioni, s’è quasi compiuto. Il tennista ex numero 1 del mondo, vincitore di Wimbledon, è ormai conosciuto appunto per essere una scarpa.
Ora ha 77 anni, lo ha intervistato il Venerdì. E si dice sempre molto divertito da questo suo destino super-commerciale. Quelle iconiche scarpe di cuoio bianche le indossava lui stesso, quando ancora giocava: “Spesso, nei momenti più difficili di una partita, guardavo in basso verso la mia faccia disegnata sulla linguetta e mi dicevo: se indosso delle scarpe con sopra il mio volto devo essere un buon tennista, non è una cosa che capita a tutti”.
“Quando Stella McCartney ne ha fatto la sua versione, sono andato a Londra nel suo negozio di Bond Street e ho autografato le tomaie nel giorno del lancio. A un certo punto, sbam!, mi arriva sul tavolo una Stan Smith con dentro il piede della proprietaria. Alzo lo sguardo ed era Madonna che mi dice: ‘Voglio il tuo autografo!’. Poi lei e Stella McCartney hanno autografato quelle che indossavo io, facendone uno dei pezzi più pregiati della mia collezione. La cosa che mi ha colpito più di tutte è stato vederle ai piedi del presidente Obama. Ma le ho viste indosso a persone di ogni tipo. Ormai sono molti di più quelli che conoscono le mie scarpe di quelli che conoscono me”.
A Budapest: «a quanto pare è possibile portare questa macchina in pole position». Forse un diverbio coi box ma il punto è che sta facendo la figura del pivellino
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Tutto è nato per gioco sui social. Un giocatore su tre di Baltimora non sa nuotare. Sono grandi, grossi ma in acqua affogherebbero. Phelps ha accettato
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La notizia è di Front Office Sports: un finanziatore all'ultimo si è tirato indietro e lui non riesce a fronteggiare ai pagamenti (anche con gli atleti)