Emma Marrone canta “Napul’è”. Arisa canta “Era de maggio”. I calciatori rappano insieme a Luché
Al termine dell’ultima sfida di campionato contro la Sampdoria è il tempo della lunga festa scudetto al Maradona.
Presenta la serata Stefano De Martino, saranno ospiti della serata: Emma, Gigi D’Alessio, Enzo Avitabile, Silvio Orlando, Alessandro Siani, Biagio Izzo, Arisa, Lina Sastri, Nino D’Angelo, Sal Da Vinci, Peppe Iodice, Luchè, Tony Esposito, Noa, Tullio De Piscopo, James Senese, Clementino, Franco Ricciardi, Andrea Sannino, Marisa Laurito, Massimiliano Gallo, Serena Autieri, Francesco Paolantoni.
Si parte con Ciro Ferrara che ha consegnato a Victor Osimhen il premio com miglior calciatore della serie A
«Sono felice e motivato»
L’anno prossimo il presidente De Laurentiis ha detto che può vincere la Champions. Un sogno o possibile?
«Tutto è possibile, anche vincere la Champions League»
Spalletti?
«Auguro il meglio, merita di essere il miglior allenatore del campionato»
Il futuro?
«E’ il presidente che deve decidere. Io seguirò il flow»
Arriva poi Spalletti
«Una giornata incredibile perché si riceve tutta questa passione e questo entusiasmo e diventa difficile gestirlo. Però loro sono generosi e bisogna lasciarli fare. Sembra essere nel cuore di Napoli mentre pulsa»
La tua ultima giornata al Napoli
«Basta piangere una volta, però ti emoziona tutto questo e diventa difficile essere al livello di tanta passione. Noi dobbiamo restituire tutto l’amore che ricevi ma diventa impossibile»
Ci hai ripensato in questi ultimi 90 minuti
«Non sia anno i ripensamenti, devo essere fedele a me stesso. È una decisione che ho preso da tempo e devo andare avanti. Starò sempre a vederli e non gufo. Gli altri lo dicono e poi fanno cose diverse, ma non mi appartiene»
Ci saranno momenti difficili
«Ci saranno dei passaggi che ci mettono in difficoltà, anche i miei familiari ad avermi erme tra le scatole. Poi sarà difficile vedere la squadra che partirà per il ritiro senza di me»
Consiglio al collega che prenderà il tuo posto
«Consigli a un collega diventa difficile, caso mai gli direi di fidarsi di questi ragazzi perché hanno una qualità umana e calcistica che possono fare anche da soli a far girare la palla che sarà un bel vedere»
Sul tatuaggio
«L’ho fatto per poterlo vedere quando voglio, sarà la mia bellissima cicatrice»
Parte la premiazione dei campioni d’Italia! Primi a ricevere la medaglia d’oro sono gli uomini dello staff tecnico azzurro.
Rientrano gli azzurri per la premiazione. Primo a ricevere la medaglia è il presidente Aurelio De Laurentiis. A seguire Edo e Valentina De Laurentiis, la moglie del patron Jacqueline e l’ad Chiavelli.
Premiati gli azzurri: primi a ricevere la medaglia i portieri con Idasiak, Marfella, Gollini e Meret. E’ il turno dei difensori: Bereszynski, Rrahmani, Juan Jesus, Ostigard, Kim, Olivera, Mario Rui, Zedadka. E’ il turno dei centrocapisti: Lobotka, Anguissa. Gaetano sale con le stampelle sul palco. Ora tocca agli attaccanti: Simeone, Politano, Raspadori, Lozano e Kvaratskhelia con la bandiera georgiana. Per ultimo il capocannoniere Victor Osimhen.
E poi Spalletti.
Infine ovazione per il capitano Giovanni Di Lorenzo
Sulle note di We Are The Champions dei Queen, festeggiano gli azzurri!
Canta James Senese
Il comico Alessandro Siani è il primo ospite a salire sul palco del Maradona per aprire la festa dello scudetto del Napoli
«Dobbiamo festeggiare los cueto ma non possiamo dimenticarci di omaggiare il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. Chi ha conosciuto Maradona sa che era un uomo solo, ma oggi Diego siamo al Maradona e intornia. te ci sono 60mila persone. Noi eravamo calcisticamente analfabeti, ma lui ci ha. insegnato il verbo vincere»
«Il presidente De Laurentiis fa dei contratti validi nell’universo e io ho pensato che il primo he poteva firmarli era Maradona perché era di un altro pianeta»
«Niente giro col pullman scoperto per l’ordine pubblico? Forse per paura che saliva il controllore, se l’anno prossimo vinciamo la Champions ce la dobbiamo cavare in metropolitana!»
Ora tocca Tullio De Piscopo
Arisa canta “Era de maggio” di Salvatore Di Giacomo. “Una grande amica di Napoli, una grande voce” dice nel presentarla Stefano De Martino. Poi è la volta di Enzo Avitabile
“Napoli nostro che sei nei cieli, sia sempre ricordato il tuo nome, questo è il tuo regno. Sia fatta la tua volontà, come in campionato così in Champions. Dacci oggi il nostro Kvara quotidiano. E continua così senza debiti perchè noi non mascheriamo i bilanci debitori. E non ci indurre in penalizzazioni, capisci a me, ma liberaci dal Var. Amen, anzi Osimhen“. Così l’attore napoletano Silvio Orlando, alla festa del Napoli campione d’Italia che si celebra al ‘Maradona’, interpretando il cardinale Voiello, personaggio della serie ‘Young Pope’ di Paolo Sorrentino.
Emma Marrone canta “Napul’è” di Pino Daniele.
Cantano con Gigi D’Alessio i tifosi del Maradona, l’artista che nei giorni scorsi si è esibito al Plebiscito ha cantato alcuni dei suoi successi più famosi. Poi è stata la volta di Andrea Sannino.
Rientra la squadra in campo, capitano Di Lorenzo guida il coro dello stadio. Poi giro di campo per gli azzurri con Nino D’Angelo che canta “Napoli, Napoli”
Sul palco si esibisce il rapper Luché. Gli azzurri si accomadano seduti in formazioni sul palco e fanno festa cantando e ballando
Interviene di nuovo Peppe Iodice, stavolta dalla Curva B: “Mister già ci manchi, prometti che a Natale ti vieni a mangiare il capitone con noi. Lo prometti?” Spalletti annuisce col capo.
Sul palco Serena Autieri, che recita un monologo in onore del Napoli.
Si esibisce Noa insieme al Solis String Quartet. La cantante israeliana canta “I’ te vurria vasa”.
Canta Franco Ricciardi.
Massimiliano Gallo si esibisce con un monologo su Napoli e i napoletani.
Freestyle con il rapper Clementino che coinvolge la squadra e il pubblico. Grande prova del rapper che utilizza tutti i cognomi degli azzurri per un’impressionante free style.
Sul palco Lina Sastri canta “Reginella”.