ilNapolista

Mourinho verso il patteggiamento per le offese a Chiffi, ma la Procura Figc chiede scuse pubbliche

La Roma e la Procura hanno una bozza di accordo per un patteggiamento che dovrebbe corrispondere a un’ammenda pecuniaria

Mourinho verso il patteggiamento per le offese a Chiffi, ma la Procura Figc chiede scuse pubbliche
As Roma 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Spezia / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

Secondo quanto riporta l’Ansa, l’allenatore della Roma, José Mourinho e la Procura della Figc si avvicinano al patteggiamento dopo il deferimento del tecnico del 19 maggio scorso per le accuse rivolte all’arbitro Chiffi dopo la partita tra Roma e Monza.

La Roma, deferita a sua volta per responsabilità oggettiva, e la Procura hanno una bozza di accordo per un patteggiamento che dovrebbe corrispondere a un’ammenda pecuniaria, evitando così la squalifica a Mourinho. L’accordo dovrà poi essere presentato al Tribunale federale nazionale, la cui udienza si terrà domani, il quale deciderà se accettarlo o meno.

La Gazzetta dello Sport scrive che il patteggiamento ha una condizione posta dalla Procura Figc: le scuse pubbliche del tecnico.

“La Roma sostiene che l’intesa sia già sul tavolo, ampiamente condivisa con la Procura, che a sua volta però ritiene resti da definire un elemento importante. Club e Procura sono infatti d’accordo sulla sanzione pecuniaria, ma a Mourinho vengono chieste anche le pubbliche scuse. Su questo sembra ci sia ancora da discutere. Le parti avranno tempo fino a domattina alle 10 appunto, probabilmente se ne parlerà subito prima dell’udienza. Se non si dovesse trovare un’intesa si andrà come previsto a processo, con annesso (fortissimo) rischio squalifica”.

Mourinho nel post partita di Monza-Roma aveva detto:

«Abbiamo giocato con il peggior arbitro mai trovato nella mia carriera e ne ho trovati tanti scarsi… Non penso che abbia influito sul risultato ma è dura giocare con lui, tecnicamente orribile, non empatico dal punto di vista umano, non crea rapporto con nessuno. È il limite della Roma come società che non ha la forza di altre di dire “questo arbitro non lo vogliamo”. Ho smesso di lavorare a 30 minuti dalla fine perché sapevo che avrei avuto un rosso come sempre con lui. Ci sono squadre che dicono di non voler un arbitro, la Roma non ha questa forza».

La Procura Federale aveva accusato Mourinho di aver espresso «giudizi lesivi dell’arbitro Chiffi e del movimento arbitrale».

ilnapolista © riproduzione riservata