In conferenza: «Il pubblico dovrà fidarsi del nostro operato. Abbiamo dimostrato di sapere guidare una macchina complessa come un club di calcio».

Luigi De Laurentiis ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida decisiva contro il Cagliari, che deciderà se il Bari arriverà in Serie A oppure no. Non sono mancati i parallelismi tra la stagione della squadra pugliese, il bilancio di questi anni da proprietario (o produttore) e del futuro con il Napoli.
Sulla stagione del Bari:
«Abbiamo fatto un film di successo tipo ‘Natale a Bari’. Il regista è il nostro allenatore, lo sceneggiatore è il ds Ciro Polito, io sono il produttore di questa stagione, ho cementificato questo gruppo. Il film è notevole. De Sica e Boldi sono Cheddira e Di Cesare, il bomber e il capitano. Se dovessimo vendere il Napoli, il nostro gruppo avrebbe da investire solo sul Bari. Ma è un film che non esiste. Il pubblico dovrà fidarsi del nostro operato, perché abbiamo dimostrato di sapere guidare una macchina complessa come un club di calcio. Il nostro bilancio a Bari è positivo. Siamo partiti dalla serie D, abbiamo ottenuto il salto in B in tre stagioni. Finora siamo andati oltre le aspettative anche dei tifosi, che ci hanno sostenuto e aiutato. Dopo 5 anni ci ritroviamo a giocare la serie A».
Sulle opinioni che li davano per sconfitti:
«La gioia è tantissima, queste ultime settimane le ho vissute insieme al mister, al nostro Ciro Polito, alla squadra. Ho vissuto emozioni forti, passando delle giornate insonni, dormendo poche ore. Arrivare così in fondo, trovandoci in finale, è un risultato importante, che va oltre qualsiasi aspettativa. Siamo qui a riprova del fatto che non abbiamo mai tirato il freno a mano».
Il percorso di Luigi De Laurentiis con il suo Bari:
«Sono orgoglioso. Siamo partiti dalla serie D, abbiamo ottenuto il salto in B in tre stagioni. Finora siamo andati oltre le aspettative anche dei tifosi, che ci hanno sostenuto e aiutato. Dopo cinque anni ci ritroviamo a giocare la serie A».
L’amore per Bari:
«Mi sono innamorato di questo territorio, questo mi ha reso il compito più semplice. Se dovessimo vendere il Napoli, il nostro gruppo avrebbe da investire solo sul Bari. Ma è un film che non esiste. Il pubblico dovrà fidarsi del nostro operato, perché abbiamo dimostrato di sapere guidare una macchina complessa come un club di calcio».