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Longoria, Marsiglia: «Non accetterò più un allenatore che non parli francese, è una questione di rispetto»

In conferenza: «Zidane o Galtier? Le discussioni con un allenatore devono restare private. Occorre uno stile che si adatti al Marsiglia».

Longoria, Marsiglia: «Non accetterò più un allenatore che non parli francese, è una questione di rispetto»
Olympique de Marseille's (OM) Spanish President Pablo Longoria addresses a press conference during the official presentation of the club's new recruits at the Velodrome stadium in Marseille, southern France, on February 2, 2023. (Photo by Nicolas TUCAT / AFP)

Il presidente dell’Olympique Marsiglia, Pablo Longoria, ha parlato in conferenza stampa anche del futuro allenatore della squadra dopo l’addio di Tudor. Longoria ha analizzato la stagione dell’Om.

«Bisogna fare un’analisi fredda. È una stagione segnata da tre momenti. E’ stata una stagione speciale, molto lunga con il Mondiale. Fino al Mondiale ci sono stati momenti molto buoni. Avevamo fissato gli obiettivi della qualificazione per la Champions League. E’ molto importante per il progetto. Se qualcuno mi avesse detto che saremmo arrivati ​​3° sarei stato contento. La partecipazione alla Champions ci ha fatto crescere. Allo stesso tempo non è accettabile perdere negli ultimi momenti. Dopo il Mondiale è stato il momento più bello della stagione in termini di risultati. Poi c’è stato il Psg e la tendenza è cambiata. Ci sono cose che mi sono piaciute di meno, la perdita di umiltà nei momenti positivi».

Longoria continua:

«Siamo entrati in una situazione positiva. Dobbiamo guadagnare quota. Abbiamo stabilizzato economicamente il club. Sarà ancora più positivo in futuro. Potremo costruire su basi solide. Ma niente è sbagliato. Dobbiamo continuare su questo trend senza porre limiti. Dobbiamo essere il più preparati possibile. Dobbiamo essere pronti, sempre all’altezza con risultati sportivi ed economici il più equilibrati possibili».

Longoria sulla partenza di Tudor:

«Dare sempre importanza a un allenatore in un club è un errore. Bisogna tenere conto del contesto. Ritengo che aprire un ciclo con un allenatore sia positivo. Il Siviglia ha vinto l’Europa League con tre allenatori diversi».

Longoria parla del successore di Tudor:

«Ci sono contatti, sì, è normale. L’importante è stabilire bene il proprio profilo e conoscere bene l’allenatore. Ci sono stili che non si adattano al Marsiglia. Lo stile deve essere chiaro. Dobbiamo fare del Vélodrome una forza. Quindi dobbiamo giocare in un modo che piaccia ai nostri tifosi, che ne sono appassionati. Con un gioco offensivo».

Zidane o Galtier sono stati contattati?

«Parlare oggi di profili individuali sarebbe una mancanza di rispetto. Le discussioni con un allenatore devono restare private, è un codice primario del calcio».

Quando si saprà il nome del futuro allenatore? Longoria:

«Difficile dare una data. Prima ce l’abbiamo meglio è. Ma non bisogna affrettarsi. Bisogna trovare il profilo giusto, la voglia, la personalità e il gioco che si adatti a quello che vogliamo offrire. Deve parlare francese? La lingua del calcio è universale. È un vantaggio parlare francese. Non accetterò più il fatto che un allenatore non parli francese alla fine della stagione. È un rispetto per l’istituzione, per la cultura».

 

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