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Garcia fa meno possesso palla di Spalletti, ama la difesa solida ed è abituato a pedalare in salita (Gazzetta)

Utilizza il 4-3-3 ed il 4-2-3-1, ama le ripartenze velocissime. Ha una predisposizione a valorizzare gli esterni di attacco

Garcia fa meno possesso palla di Spalletti, ama la difesa solida ed è abituato a pedalare in salita (Gazzetta)
Lyon's coach Rudi Garcia gestures during the French L1 football match between Lyon (OL) and Strasbourg (RCSA) on February 16, 2020 at the Groupama stadium in Decines-Charpieu near Lyon, southeastern France. (Photo by JEAN-PHILIPPE KSIAZEK / AFP)

Il nuovo allenatore del Napoli è Rudi Garcia. La Gazzetta dello Sport analizza il gioco del tecnico e la continuità con quello di Luciano Spalletti, allenatore che ha portato il Napoli alla vittoria dello scudetto. Garcia non è così lontano dal tecnico di Certaldo. Utilizza il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Fa meno possesso palla, ma anche lui punta ad avere una difesa solida e a ripartenze velocissime. Inoltre, è abituato a pedalare in salita, nelle avversità, come ha fatto durante la sua esperienza alla Roma.

La Gazzetta dello Sport scrive:

“Alla Roma non è accaduto, ma di sicuro il francese ha lasciato il segno, mostrando una capacità psicologica eccellente e un’abilità mediatica non comune. Il tutto inserito in dettami tattici che hanno come base il 4-3-3, pronto a virare con facilità verso il 4-2-3-1, utili a vincere un sorprendente titolo francese (con Coppa di Francia) alla guida del Lilla nel 2011. Insomma, sulla carta l’universo di Spalletti non sembra poi così lontano, anche perché Garcia, pur con meno possesso palla, ama anche lui una difesa solida – se serve, a reparti molto stretti – con ripartenze velocissime. In questo senso Gervinho prima e Salah poi sono stati i suoi profeti, soprattutto quando hanno avuto la possibilità di essere lanciati negli spazi da gente dai piedi di velluto come Totti, Pjanic e Dzeko”.

Sulla sua resistenza alle avversità:

“Sarà che suo padre, di origini andaluse, lo ha chiamato Rudi in onore del ciclista Altig, ma il francese – prima calciatore e poi preparatore atletico – è abituato a pedalare anche in salita. In giallorosso, ad esempio, era arrivato proprio in uno dei momenti neri, visto che a maggio si era consumata lo storico ko in finale di Coppa Italia contro la Lazio. Ebbene, Garcia non si scoraggia e la sua Roma parte con un filotto di 10 vittorie di fila che la porta in testa al campionato”.

Anche il Corriere dello Sport analizza il gioco di Garcia, in particolare la sua predisposizione ad esaltare il ruolo degli esterni offensivi, cosa che avvantaggerà Kvaratskhelia.

“Subito all’attacco. Un po’ come sarà la sua squadra: 4-3-3 e 4-2-3-1, praticamente quello che accadeva con Spalletti, e l’esaltazione degli esterni offensivi. La chiave del gioco: partire con Kvara nel tridente, beh, sarà un bel vantaggio”.

“Con la Roma ha giocato prettamente con il tridente, con gente veloce del calibro di Gervinho e Salah e centravanti come Totti e Dzeko. Nel suo Napoli, insomma, Kvaratskhelia è destinato a recitare da protagonista e come lui anche Politano e Lozano. Fermo restando la situazione contrattuale: il Chucky è in scadenza 2024”.

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