De Laurentiis: «Non farei del bene a nessuno richiamando in panchina un ex allenatore del Napoli»
Il presidente del Napoli in conferenza: «Però mai dire mai. Con i miei ex allenatori ho un rapporto corretto e amichevole».

Db Torino 23/09/2018 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis
Tra i 40 nomi allo studio del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per la panchina della squadra dopo l’addio di Luciano Spalletti non dovrebbero esserci anche ex allenatori del Napoli, stando a quanto ha dichiarato oggi il presidente in conferenza stampa. Nel presentare il ritiro estivo di Castel di Sangro, infatti, De Laurentiis ha detto chiaramente che richiamare in panchina qualcuno che ci è già stato non sarebbe una cosa buona, anche se non si può mai dire mai. Queste le parole di De Laurentiis, che ha anche parlato di Vincenzo Italiano.
«Io con i miei ex allenatori ho un rapporto corretto, ma non credo che farei del bene a nessun ex a farlo ritornare sulla stessa panchina, però mai dire mai. Stasera vedrò la Fiorentina ma non tanto perché sia interessato a Italiano. A Italiano ho fatto i complimenti nello spogliatoio, è un bravissimo allenatore, ma è impegnato con la Fiorentina, non credo sia corretto andare a rompere gli equilibri in un club tra l’altro di amici, che fanno le battaglie con me poi se Italiano dovesse decidere lui di rompere gli equilibri con il suo club, allora potrei anche prenderlo in considerazione. Ma nella mia lista dei 40 non l’ho messo sapendo che ha ancora un contratto con la Fiorentina per un altro anno o addirittura due, perché andare a sfruculiare il pasticciotto? Ora dovrò scoprire chi tra quei 40 ha il problema e non può sedersi al tavolo a meno di pagare una penale che non ho alcuna intenzione di pagare perché venire a Napoli non è un obbligo».
La lista di nomi è raddoppiata: da 22 a 40, ha dichiarato il presidente. Che ha anche fissato una dead line per la scelta: il 27 giugno.
«Credo, se vogliamo essere logici, anche perché noi i contratti li facciamo seriamente e prendono tempo, non tutti sono abituati a essere rappresentati da avvocati che ragionano come noi, possiamo dire che assolutamente il tempo limite è il 27. Se entro allora ho un allenatore pronto a sedersi con noi, dal 27 ho sedici giorni per calibrare l’organizzazione come si deve muovere e come ci dobbiamo comportare».