Non siamo all’esonero ma l’intesa non è più la stessa. A Elkann non è piaciuta la frase «L’anno prossimo la Juve non può competere per vincere»

Il Giornale scrive del gelo calato sul rapporto tra John Elkann e Massimiliano Allegri. A Elkann non sono piaciute alcune dichiarazioni del tecnico bianconero sia a Empoli che a Siviglia e poi c’è la tensione di San Siro figlia delle tensioni con Calvo su Giuntoli.
Scrive Il Giornale:
Prima di Siviglia, c’era stato San Siro, l’Inter, la coppa Italia con annessi e connessi di un dopogara ad alta tensione. Spia di un nervosismo latente innescato dai dissidi con Francesco Calvo, Chief Football Officer, sul possibile arrivo di Cristiano
Giuntoli a capo dell’area sportiva. Peccato che il dirigente del Napoli sia stato scelto dalla proprietà. E Calvo è emanazione diretta di Elkann.
Dopo San Siro, lo sfogo di Siviglia quando Allegri ha fatto accenno
all’inesperienza dei giovani come spiegazione della sconfitta e conseguente riflessione sul progetto Next Gen, che non è ugualmente piaciuta ai vertici della Juventus.
Infine Empoli con la frase «L’anno prossimo la Juve non può competere per vincere». Un concetto che John Elkann non vuole venga accostato alla Signora.
Non siamo all’esonero, alla separazione unilaterale, ma sicuramente l’intesa tra Elkann e Allegri non è la stessa di quando il capo di Exor gli diede pieni poteri di gestione nei giorni traumatici dell’addio di Andrea Agnelli.