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Monza-Napoli, perché fermano solo i tifosi del Napoli e non quelli di Roma e Udinese? (CorSport)

“Il provvedimento mirato ad una parte soltanto sembra quasi coercitivo e ghettizzante”. Il rischio di scontri in autostrada.

Monza-Napoli, perché fermano solo i tifosi del Napoli e non quelli di Roma e Udinese? (CorSport)
Mg Udine 04/05/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: incidenti tifosi

Il Corriere dello Sport torna sulla decisione del Cams, il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, di vietare la trasferta dei tifosi del Napoli a Monza. La squadra di Spalletti, domenica giocherà proprio contro il Monza alle ore 15:00.

Il punto è il rischio di scontri

con quelli della Roma (che domenica giocherà a Bologna alle 18) e dell’Udinese (impegnata in concomitanza con la squadra di Spalletti, alle 15, ma a Firenze).

Ruggini vecchie, ataviche e nuove, recentissime, da regolare tra frange estreme del tifo: con i giallorossi lo scontro in autostrada già c’è stato e a ripeterlo ci vorrebbe davvero poco, con i friulani i fatti di una settimana fa, nella partita che ha certificato il tricolore azzurro, hanno lasciato strascichi pesanti.

Ma hanno fermato solo i tifosi del Napoli.

Il Corriere dello Sport scrive quindi sul divieto di trasferta ai tifosi del Napoli:

Il provvedimento così formulato ha un sapore punitivo mirato ad una parte soltanto: quasi coercitivo e ghettizzante. E, dall’altra parte, tre divieti a stagione finita e con uno scudetto già assegnato, avrebbero rappresentato una esagerazione epocale in negativo“.

Ma c’è ancora un dubbio, “appurato che lo stadio non è più il luogo dove si scatenano le rappresaglie“, vietare la trasferta ne impedisce l’incontro-scontro altrove?

E allora la sensazione del quotidiano sportivo è:

Il divieto di trasferte come metodo che sembrava superato da un modello di confronto interistituzionale offerto dall’Osservatorio, peraltro efficace per tanti anni. Ormai, però, la linea sembra essere diventata quella di affidare al ministro dell’Interno l’ultima parole sui no ai viaggi dei tifosi. Bisogna prenderne atto e registrare che persistere sui divieti, farebbe registrare un passo indietro proiettandoci nella prossima stagione con più di qualche dubbio“.

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