Maldini ha alzato l’asticella del Milan, ma sa bene che le carriere, nel calcio, sono fragili (L’Equipe)
Con le sue campagne di mercato ha riportato il Milan ai massimi livelli, ma senza Champions non sarà in salvo nemmeno lui

Db Riad (Arabia Saudita) 18/01/2023 - Supercoppa Italiana / Milan-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paolo Maldini
ìL’Equipe celebra Paolo Maldini: il direttore tecnico del club rossonero, scrive il quotidiano francese, ha contribuito ad alzare l’asticella. E’ lui uno degli artefici del ritorno del Milan ai massimi livelli.
“Nessun altro potrebbe incarnare la cultura e la storia del Milan come Paolo Maldini (54 anni), difensore di tutti i record e di tutti i trofei, figlio di Cesare, quattro volte campione italiano e una volta campione europeo con il club negli anni’ 60, e padre di Daniel, 21 anni, promettente attaccante allenato a Milanello e attualmente in prestito allo Spezia”.
Maldini ci ha messo 10 anni per trovare un posto nel Milan, dopo aver smesso di giocare.
“Ma se tutti lodano il ruolo dell’eterno capitano nel ritorno alla ribalta del Milan, la storia non è stata così semplice all’inizio, e gli ci sono voluti quasi dieci anni per trovare un posto nel club dopo la sua carriera da giocatore, completata nel 2009”.
Galliani, all’epoca, non voleva troppi ex giocatori al suo fianco. Maldini aveva avuto offerte dal Psg, ma non voleva che il Milan. Poi l’ingresso nel club come dirigente, grazie all’arrivo di Elliott e Leonardo e la crescita del Milan con la collaborazione di Boban e Massara. Nonostante i severi vincoli finanziari, Maldini è stato decisivo nell’arrivo di giocatori come Theo Hernandez, Fikayo Tomori o Pierre Kalulu, e soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, Ismael Bennacer o Leao.
“Con la sua statura e il suo curriculum, i giovani giocatori lo ascoltano e lo ammirano. La sua presenza quotidiana negli spogliatoi ha permesso a tutti di coltivare un’identità e una certa idea dei valori del Milan e, alla vigilia di un appuntamento storico per il club, ha distillato consigli, incoraggiamenti e pacche sulla spalla, martedì, a Milanello. “Quando parla, tutti tacciono”, testimonia un affezionato del luogo”.
La sua aura, scrive ancora L’Equipe, non si limita alle mura del centro di allenamento: prima di Tottenham-Milan, quando la squadra rossonera è rimasta bloccata nel traffico cittadino, Maldini ha negoziato con la Uefa ed ottenuto il rinvio del calcio di inizio della partita.
Ma aver condotto campagne di mercato di successo non lo rende immune dai pericoli del futuro.
“Anche con i successi del suo primo mercato, non sarà immune se il club non riesce a qualificarsi per la Champions League del prossimo anno, soprattutto perché le ultime campagne di mercato non sono state chiari successi. Ha vissuto abbastanza in questo ambiente per sapere che le carriere sono fragili”.