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La politica imiti De Laurentiis (tranne quando dice vincere e vinceremo con le mani sui fianchi)

Il Corriere della Sera: programma e non ha paura di essere impopolare. Il Napoli è in attivo grazie a lui. Raramente a Palazzo Chigi si comportano così

La politica imiti De Laurentiis (tranne quando dice vincere e vinceremo con le mani sui fianchi)
Napoli 16/03/2023 - comitato di ordine e sicurezza pubblica / foto Image nella foto: Aurelio De Laurentiis

Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera tesse l’elogio di Aurelio De Laurentiis:

Il trionfo del Napoli rappresenta un prezioso esempio sia per il calcio, sia per la politica di questo Paese. Pensateci: De Laurentiis vince senza avere alle spalle la forza di un fondo internazionale, di una multinazionale, di un colosso industriale. Si limita a utilizzare solo il suo talento di imprenditore. Che è, oggettivamente, notevole. E che gli permette di avere il bilancio della società in attivo.

Per riuscire a vincere e a tenere pure i conti in ordine, De Laurentiis procede però come raramente procedono gli altri presidenti, compresi quelli che siedono a Palazzo Chigi: programma. Con questo suo Napoli è partito dalla serie C, nel 2004. Ed è andato avanti. Ostinato, visionario, ferocemente lucido, quindi anche cinico e spietato, mai comunque spaventato dall’idea di poterci mettere un mese in più, un anno in più, pure se lo insultavano, e la Digos lo invitava a restarsene a casa. Ecco: un altro grande merito di De Laurentiis è stato quello di non aver mai temuto di diventare impopolare (il terrore dei nostri leader di partito e dei nostri premier).

uno così è chiaro che va lasciato fare. E studiato. E imitato (a parte quando si mette, come l’altra notte, allo stadio, con le mani sui fianchi e tra un vincere, e un vinceremo, faceva un po’ spavento, e un po’ sorridere).

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