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In campo il Napoli non è ermetico, parla chiaramente e batte anche l’Inter: 3-1

Decisamente meglio il campo del teatrino a distanza Spalletti-De Laurentiis. Il Napoli ha battuto tutte e 19 le squadre e ha segnato 101 gol in stagione

In campo il Napoli non è ermetico, parla chiaramente e batte anche l’Inter: 3-1
Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Di Lorenzo

Il Napoli batte l’Inter 3-1. Non c’è squadra di Serie A in questo campionato che non abbia perso contro la schiacciasassi di Spalletti. Restava solo la formazione di Inzaghi che si è arresa a cinque minuti dalla fine, superata da un eurogol di sinistro del capitano Giovanni Di Lorenzo. Poi ci ha pensato Gaetano a chiudere la partita: primo gol in Serie A. Il gol 101 degli azzurri in stagione. Il Napoli campione d’Italia sale così a 86 punti e – per gli amanti dei record – può ancora battere il record di 91 punti di sarriana memoria. Conta ovviamente relativamente però non sono pochi quelli che ci tengono. Il Napoli deve giocare a Bologna e poi il 4 giugno l’ultima con la Sampdoria.

Sono i giorni dell’ermetismo a Napoli. Tarpare le ali, stivali, riperticare, Pec. Manca solo il preambolo. Il battibecco a distanza tra Spalletti e De Laurentiis ricorda quelli della Prima Repubblica. Fatte le debite proporzioni, ovviamente. Quelli erano giganti della retorica. Qui – più modestamente – parliamo di calcio e di contratti. Prima o poi si arriverà a una conclusione. La partita della trattativa è da tripla, può finire in ogni modo. Mentre De Laurentiis prosegue nell’organizzazione dell’ennesima festa (il 4 giugno, contro la Sampdoria: dovrebbe essere l’ultima), cominciano a circolare nomi su nomi. Ovviamente tra quelli circolati il più affascinante è Nagelsmann che al Bayern stanno piangendo con lacrime amare: dopo il suo esonero, hanno perso sia la Champions sia il campionato.

Ma torniamo al campo, è stata partita vera. Il Napoli voleva vincerla a tutti i costi. Al punto che sull’1-0, dopo la rete di Anguissa, quando Spalletti ha richiamato in panchina Osimhen, il nigeriano ha avuto una reazione rabbiosa. Ha gridato a più riprese “Why?” ed è uscito molto più che contrariato.

Il Napoli ha giocato meglio. Ci teneva a vincere. Spalletti nel pre-partita non è riuscito a dissimulare il disappunto per quel che è accaduto in Champions. È umano, è comprensibile. Ha ovviamente fatto i complimenti all’Inter per la finale ma non ha fatto nulla per nascondere l’amarezza.

Inzaghi ha lasciato a riposo oltre mezza squadra: mercoledì sera Simone vuole vincere la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. In attesa dell’altra finale, quella contro il City. L’Inter ha fatto le prove generali: gara difensiva con l’obiettivo di chiudere tutti gli spazi. Al 41esimo sono rimasti anche in dieci uomini per l’espulsione di Gagliardini per doppia ammonizione. L’espulsione è arrivata con un quarto d’ora di ritardo, il centrocampista era stato precedentemente graziato dall’arbitro Marinelli.

I gol nel secondo tempo. Bellissimi. Il primo è stato da centravanti vero. Anche se lo ha segnato Anguissa. Zielinski gli ha servito il pallone in area. Lui spalle alla porta, un metro dentro l’area, si è alzato il pallone, si è girato e di destro ha colpito fortissimo. Onana nulla ha potuto.

L’Inter ha pareggiato con Lukaku, con Juan Jesus che stava pensando ad altro. Ci ha poi pensato Di Lorenzo con un sinistro a giro a chiudere la partita: gol bellissimo. C’è stato spazio anche per il terzo di Gaetano che meritava questa gioia.

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