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Gigi Riva: «Per il Napoli ora viene il difficile, non deve cullarsi nella gloria»

A Repubblica: «Può replicare il successo anche l’anno prossimo, ma bisogna avere la stessa grinta e determinazione. Guai a sentirsi appagati»

Gigi Riva: «Per il Napoli ora viene il difficile, non deve cullarsi nella gloria»
Db Firenze 06/09/2010 - allenamento Nazionale Italiana gioco calcio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gigi Riva

Repubblica intervista Gigi Riva, soprannominato Rombo di tuono dal grande Gianni Brera. Brera non assegnava mai a caso i suoi affettuosi soprannomi e i tifosi napoletani, come scrive il quotidiano, se ne accorsero nell’autunno del 1969. Riva mise a segno tre reti nel fu San Paolo, due in campionato e uno in nazionale. I tifosi napoletani, nonostante la sconfitta in casa con doppietta di Riva, alla fine della partita gli tributarono un’ovazione.

«Fui felice non lo dimenticherò mai. Avevamo vinto ma sportivamente fui applaudito. Per ringraziare corsi a centrocampo e salutai tutto lo stadio. Il pubblico napoletano ha questo di speciale, ti carica, ti fa emozionare, ti sostiene sempre. Ci fu un periodo in cui anche il Napoli si interessò a me, e chissà, un pensierino l’avrei fatto, naturalmente non al punto da lasciare la mia Cagliari, scelta di cui non mi sono mai pentito. Però le due tifoserie hanno tanti aspetti in comune, trasmettono la stessa calorosa passione».

Gigi Riva commenta lo scudetto del Napoli:

«Mi fa un enorme piacere che quest’anno sia toccato proprio al Napoli, un’altra squadra meridionale. Vedo un parallelo con l’unico trionfo del Cagliari in campionato. La vittoria di una squadra del Sud è un premio per tutto il Sud. Fu così per noi ed è così anche per il Napoli. Un po’ questi due scudetti si somigliano, sono un bel messaggio ai nostri tifosi. Anche noi dovevamo emergere, ci difendevamo con le vittorie. Ora però viene il difficile. Il Napoli ha dominato il campionato, ha meritato il titolo. Ha personalità, è forte in tutti i reparti, il collettivo prevale. Il suo gioco mi ha entusiasmato. Ha compiuto un’impresa straordinaria, clamorosa, mai vista prima, vincere con tante giornate di anticipo. Può certamente replicare il successo anche l’anno prossimo. Ma la squadra non deve lasciarsi andare o cullarsi nella gloria. Bisogna avere dentro la stessa grinta e determinazione. Guai a sentirsi appagati, il difficile comincia ora. Si rischia di non fare più risultato».

 

 

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