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Da Roma a Varese ad Avellino, la caccia al napoletano in tutta Italia (Libero)

Il quotidiano dà conto delle aggressioni e delle minacce subite in giro per l’Italia dai tifosi azzurri. Fino a Mondragone con Anna Frank con la maglia del Napoli

Da Roma a Varese ad Avellino, la caccia al napoletano in tutta Italia (Libero)
Db Udine 04/05/2023 - campionato di calcio serie A / Udinese-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: scontri tifosi Udinese-Napoli

Il quotidiano Libero (che in prima pagina dà spazio al solito Facci) nelle pagine interne dà conto delle aggressioni subite in giro per l’Italia dai tifosi del Napoli.

C’è chi festeggia e, come sempre in questi casi, c’è chi rosica. E offende, manco a dirlo. C’è da dire che gli episodi non sono tanti, del tutto isolati. Ma c’è chi ha colto l’occasione per offendere Napoli e i napoletani.

E c’è anche chi è arrivato alle aggressioni. A Roma un gruppo di tifosi napoletani è stato per l’appunto aggredito intorno alla mezzanotte di mercoledì da alcune persone a volto coperto: un 24enne è stato colpito con una forte bastonata in testa e ha dovuto fare ricorso alle cure in ospedale, dove è stato giudicato guaribile in simile giorni.

Un episodio simile si è verificato ad Avellino: alcune automobili dalle quali venivano sventolate bandiere azzurre sono state addirittura fermate da gruppi di persone che hanno sottratto le bandiere e lanciato oggetti e bottiglie contro i veicoli, costringendoli a scappare.

Diverse poi le segnalazioni di aggressioni subite da tifosi del Napoli a Varese: nella città lombarda già nei giorni scorsi gli ultras locali avevano avvertito che avrebbero reagito violentemente a eventuali festeggiamenti partenopei, cosa che è puntualmente avvenuta.

Sempre a Varese, sui muri di una scuola è apparsa la scritta “Vesuvio facci sognare”, evidentemente offensiva nei confronti dei napoletani: il sindaco Davide Galimberti ha poi deciso di rispondere ai violenti con un gesto simbolico, esponendo una bandiera del Napoli fuori dal balcone del Comune.

Ma forse il premio per l’insulto più stupido se l’aggiudica il fesso – o i fessi – che a Mondragone, in provincia di Caserta, ha avuto la brillante idea di appendere un grande cartellone raffigurante il volto di Anna Frank, vittima della barbarie naziste, con indosso la maglia azzurra della squadra del Napoli: uno striscione inoltre accompagnato dalla scritta «Lei è napoletana, noi no». No, siete soltanto degli imbecilli.

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