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La realtà è che il Napoli ha perso contro il Milan sia giocando male sia giocando bene

Arbitraggio schizofrenico ma sono poco credibili i discorsi sul potere politico del Milan. Che il tifo di Napoli prenda esempio da quello rossonero

La realtà è che il Napoli ha perso contro il Milan sia giocando male sia giocando bene
AC Milan's Portuguese forward Rafael Leao (R) challenges Napoli's Kosovan defender Amir Rrahmani (L) and Napoli's Cameroonian midfielder Andre Zambo Anguissa during the UEFA Champions League quarter-finals first leg football match between AC Milan and SSC Napoli on April 12, 2023 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

San Gennaro che ha insaponato le mani del portiere del Lecce, ieri sera del Napoli non se ne è occupato. E così, come già avvenuto contro la Lazio, il Napoli perde uno a zero una partita strana. Sì strana, perché gli azzurri non sono stati affatto inferiori al Milan. Tutt’altro. Ma nel calcio ha ragione sempre chi butta la palla dentro. E il Milan ha fatto un goal, noi no. Come sempre le partite di calcio, le decidono singoli episodi e non le trame di carattere generale. Che sono importanti più che altro per far materia a giornali e talk show ed argomenti ai tecnici nelle interviste post partita. Il Milan, si può obiettare, poteva farne altri due di goal. Discorso inutile. Anche noi potevamo farne almeno un paio. E se Kvaratskhelia non avesse fallito al primo minuto una facile occasione staremmo a parlare di un’altra partita. Così come non c’è alcun dubbio che a portieri invertiti l’esito dell’incontro sarebbe stato differente. Magari 2-0 per il Napoli come osserva convinto il mio amico Cesare Gridelli.

Ma nella vita in generale, e nel calcio in particolare, con i se e con i ma non si fa la storia. E quindi Kvara sbaglia, Meret pure, questi i fatti. Inutile intrattenersi sulla splendida mezz’ora iniziale del Napoli. O sul coraggioso finale di partita in dieci uomini. Serve soltanto a far danno al fegato. E così ragionare su arbitraggio schizofrenico. A me è sembrato più che altro un arbitro pessimo non per cinica scelta ma per spessore professionale. Non si omette di ammonire Leao per una infrazione plateale sotto i riflettori di mezza Europa. Altri e più efficaci le azioni possibili. Invece leggo, e ascolto, interpretazioni dietrologiche tendenti a spiegare le ammonizioni e le espulsioni nefaste come la risultante del maggior potere milanese in ambito Uefa. Non ci credo. Troppo evidenti gli errori di valutazione, troppo evidentemente squilibrata, per essere frutto di un disegno preordinato. Certamente De Laurentiis avrebbe potuto evitare i pur giusti attacchi all’Uefa che non portano simpatia dei vertici europei verso  il Napoli in piena corsa Champions. Ma questo è un altro discorso che attiene alla natura del nostro presidente. Si sa che il carattere delle persone non è facile cambiarlo. E comunque anche con questo carattere ci ha portato ai vertici europei. Adesso non ci resta che aspettare martedì per la rivincita.

Devo confessare che non mi rende ottimista la bella prestazione del Napoli a San Siro. Contro il Milan ho perso giocando male e pure giocando bene. Allora che devo sperare? Di giocare mezzo e mezzo? A parte gli scherzi nella prossima sfida ci sarà (al 100% dice Spalletti) una novità rilevante: torna Osimhen. E con lui si spera torneranno i goal che, non lo dimentichiamo mai, sono la cosa più importante. “Per fare una grande squadra, diceva Fuffo Bernardini, ci vogliono in primis  un grande centravanti (e noi lo abbiamo) e un grande portiere (e noi lo abbiamo?)”

Non posso chiudere senza un auspicio. Che il pubblico di Napoli prenda esempio da quello di San Siro e torni a fare il suo mestiere di tifoso.

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