In anteprima su RaiPlay la prima puntata della nuova serie di Schiavone
“Schiavone” è la serie in onda meglio riuscita della programmazione Fiction Rai perché al di sotto della produzione c’è tanta buona scrittura.
Mc Roma 31/03/2023 - photocall fiction Rai Tv ‘Rocco Schiavone’ / foto Mario Cartelli/Image
nella foto: Marco Giallini
L’aspettavamo, come si attende una partita del Napoli, ed è arrivata la V° serie di Schiavone, il vicecommissario romano di stanza ad Aosta, mutuato dai gialli Sellerio di Antonio Manzini, che ne cura insieme a Maurizio Careddu anche la sceneggiatura, nella regia di Simone Spada.
La notizia è che non bisogna aspettare il 5 di aprile per collegarsi con Rai 2 in prima serata (21.25) per potere assistere al primo dei quattro episodi di questa serie ma basta andare, un’anteprima esclusiva, su Raiplay in chiaro per tutti.
Ed ecco “Il viaggio continua” – tratto dai gialli “Confini” e “Palla al centro” – dove ritroviamo l’investigatore Rocco Schiavone (Marco Giallini, che domani compie 60 anni) sempre più immalinconito, che non riesce a farsi una sua nuova vita con la giornalista Sandra Buccellato (Valeria Solarino), perché vede sempre il fantasma della sua Marina (un trauma per noi appassionati non vederla più interpretata da Isabella Ragonese, ma ora da Miriam Dalmazio).
Ma nella vaporosa umidità di Aosta piomba una rottura di coglioni di decimo livello (un omicidio) e Rocco è costretto ad invischiarsi con un cadavere ballerino in altitudine sulla cui giurisdizione – è ai confini tra Francia e Italia – nulla è chiaro.
La sua omologa d’Oltralpe (Diane Fleri) è il suo contraltare investigativo anche se Rocco e la sua music band fanno da soli. Mentre il questore Andrea Costa (Massimo Olcese) lo costringe anche ad improvvisarsi Trainer per la squadra calcistica della polizia versus quella magistratuale, Schiavone fa la sua parte ed anche di più con un finale a sorpresa. Insieme a “Blanca” – nata dalla penna della scrittrice napoletana Patrizia Rinaldi – “Schiavone” è la serie in onda meglio riuscita della programmazione Fiction Rai – in attesa del Montalbano finale? – perché al di sotto della produzione c’è tanta buona scrittura. Il resto lo fanno la premiata ditta di musicisti formata Corrado Carosio e Pierangelo Fornaro con la loro play-list che restituisce l’atmosfera noir montana delle Alpi. E soprattutto quel grande attore di Marco Giallini che persa un po’ di quella mobilità che lo contraddistingueva anni fa compensa il tutto con quella maschera facciale irretita di rughe che ci rimandano fastidi, pensieri ed intuizioni. Momenti che fanno tanta vita.
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